Vizi privati pubbliche virtù

Nelle cooperative sociali dove l’USI è presente come Rappresentanze sindacali aziendali (RSA Coop. Dolce e Coop. Codess) da tempo siamo in trattative per l’ottenimento ERT 2005-2006-2007 (il 2004, a differenza di altri, è stato ottenuto fin dal 2005).
Pertanto, va rinforzata l’ USI nelle altre coop., così da poter consapevolmente rifiutare l’elemosina dei 50 euro lordi ventilata. Solo con la lotta autorganizzata dei lavoratori, in prima persona e fuori dalle burocrazie sindacali, potremo ottenere risultati significativi: l’ERT va preteso, comunque e dovunque!
    
Detto questo, dopo aver letto il volantino di CGIL-CISL-UIL, proprio non possiamo nascondere la nostra contrarietà (purtroppo, non ci stupisce più niente…).
In esso, si fa riferimento, come base del diritto all’ERT, agli accordi di luglio’93 e all’ultimo accordo welfare dell’autunno 2007. Se è vero che in essi è prevista la contrattazione territoriale, è anche vero che questi sono chiari esempi di accordi contro i lavoratori, e citarli come fossero vittorie ci sembra veramente paradossale.
L’accordo  governo-padroni-sindacati del luglio ’93, firmato durante le ferie di milioni di lavoratori così da evitare le contestazioni di piazza (si era nel periodo nel quale i sindacalisti erano accolti da lancio di viti e bulloni…), sono quelli che hanno previsto la nascita delle RSU (sindacato unico, cinghia di trasmissione della politica statale e padronale), create per ostacolare e burocratizzare l’azione autonoma ed autorganizzata dei lavoratori, e avviano le nuove “relazioni industriali” all’insegna del pieno comando padronale e della totale flessibilizzazione della forza-lavoro. Questo accordo segue quello del luglio ‘92 che ha sancito la fine della “scala mobile”: l’adeguamento automatico dei salari al costo della vita (poi si dice la perdita del potere d’acquisto… tante grazie!). Oltretutto, i rinnovi contrattuali, sempre in forte e colpevole ritardo, “strappati” da CGIL-CISL-UIL(c’entra qualcosa la collateralità dei sindacati con Legacoop e ConfCooperative?) consistono in una misera manciata di euro, assolutamente insufficienti rispetto all’aumento del costo della vita, che non recuperano manco gli automatismi della scala mobile.
L’ultimo accordo welfare invece è quello che, in cambio di fumosa propaganda (qualcuno conosce in concreto qualche miglioria?), dopo assemblee nelle quali si spiegavano solo le ragioni del sì al referendum (nel quale, noi lavoratori delle coop., dai confederali manco siamo stati interpellati: viva la –loro- democrazia!), il provvedimento più importante è stato l’aumento dell’età pensionabile (dal 2013, a 62 anni…manco Berlusconi!), senza alcun provvedimento reale su salari e precarietà.

Che facciano quel che gli pare, che contino ancora su lavoratori così assuefatti e passivi da garantirgli lo stipendio comunque, che continuino a contribuire al teatrino della politica, ma che almeno non ci prendano tutti per dementi.

BASTA ALL’IPOCRISIA DEI SINDACATI DI STATO, PER L’AUTORGANIZZAZIONE DEI LAVORATORI!
Contatti sezione di Parma:  3494144324- 3294061754   usi-aitparma@libero

Potrebbero interessarti anche...