Primo Maggio a Milano

Riappropriamoci del Primo Maggio

La mattina del 1° Maggio i compagni dell’Unione Sindacale Italiana (USI – AIT) hanno organizzato l’iniziativa preannunciata “Riappropriamoci del Primo Maggio” che ha voluto essere anche una risposta al tritacarne dell’ Expo che tutto mercifica, comprendendo nel pacchetto anche la storia e i valori del Primo Maggio. Una iniziativa che nel nostro progetto intende continuare nei prossimi anni in forma più ampia ed allargata. All’iniziativa hanno anche aderito i lavoratori della Scala, verso i quali abbiamo da subito manifestato tutta la nostra solidarietà di fronte alla loro protesta di rifiutarsi a lavorare nella giornata del Primo Maggio, indicato per l’apertura dell’Expo, come le istituzioni pretendevano.


Abbiamo molto gradito il loro contributo con le donazioni di un quadro “La cultura all’opera” e di un bassorilievo “W la festa dei lavoratori (che qui rappresentiamo) che ha fatto parte della mostra allestita all’interno del Conchetta, assieme alle altre opere, avvalendoci della collaborazione, che ringraziamo, di “escuela moderna(Nicoletta Braga, Elisa Franzoi, Laura Cazzaniga, Antonella Pellino, Massimo Mazzone, Valerio Muscella) che coordina l’attività di diversi artisti di area libertaria a livello internazionale.

Sono stati esposti anche pannelli in ricordo dei “martiri di Chicago”, i cinque anarchici condannati all’impiccagione con false imputazioni, ma per il reale motivo di essere stati alle testa delle lotte operaie che nei primi di maggio del 1886 rivendicavano la giornata lavorativa di 8 ore per tutti. Altri pannelli testimoniavano degli scioperi e delle lotte dure dei lavoratori e lavoratrici che in seguito a questo assassinio di Stato hanno rivendicato il riconoscimento della festività del 1° Maggio che ogni anno viene celebrata in tutte le parti del mondo.

Sono state lette, nel cortile del Conchetta, alcuni brani suggestivi delle dichiarazione dei cinque anarchici che, durante il processo, rivendicavano orgogliosamente i loro ideali. Tale lettura è stata intercalata da interventi musicali: un pezzo da parte della banda degli ottoni di Bologna, che aveva accettato il nostro invito a partecipare, e da parte del “Coro del Micene” che hanno dato un importante contributo canoro.

Verso le 12, grazie anche all’efficiente collaborazione dei compagni del CSA Conchetta (Cox 18) è iniziata la distribuzione del pasto per tutti i presenti, per dare la possibilità ai compagni di essere pronti per la partenza, alle 13, del corteo dello spezzone rosso/nero.

Il corteo del 1° Maggio a Milano

Ci siamo puntualmente mossi dal nostro punto di riferimento concordato, tra via Torricelli (sede USI e vicino la sede del circolo anarchico) e via Conchetta, già organizzati come corteo dello spezzone rosso/nero composto da compagni della FAI, anarchici e libertari vari, USI – AIT. Davanti uno striscione unitario “EXPROPRIAMO EXPO” a seguire lo striscione dell’Unione Sindacale Italiana e altri striscioni. Siamo arrivati in piazza 24 Maggio già organizzati e puntuali all’orario di partenza previsto per le 14. Il corteo del primo maggio era così denso con molte migliaia di partecipanti che abbiamo dovuto attendere più di un’ora dalla partenza per posizionarci nello spazio concordato. Alla testa del corteo c’erano tutte le bande degli ottoni venute dall’Italia e dall’estero (circa 200 componenti) dietro di loro i lavoratori della Scala, poi tutti i comitati No Expo, a seguire i comitati per la casa e delle lotte sociali, comprendendo anche l’area dei Centri Sociali, a seguire i sindacati di base preceduti da un grande camion unitario con dietro gli spezzoni della CUB, USB, Cobas, Slai Cobas, Slai Cobas per la lotta di classe, AdL, poi è toccato al nostro spezzone rosso/nero, composto come già descritto, a seguire il SI Cobas e dietro le sigle politiche che avevano aderito.

Il corteo si è snodato per le vie del centro (è stata vietata solo la zona centralissima di piazza Duomo e piazza Castello, dove sono esposte le strutture e i simboli dell’Expo) per circa 3 ore coinvolgendo molte migliaia di manifestanti. Ci sono state delle fermate obbligate quando sembrava che le cariche della polizia, in occasione degli incidenti avvenuti, si spingevano fino a noi e arrivava l’odore acre ed irrespirabile dei lacrimogeni. Abbiamo attraversato compatti e determinati le zone, molto documentate dagli organi della cosiddetta informazione, dove si erano svolti gli scontri tra manifestanti mimitizzati nel corteo che, senza tener in nessuno conto le decisioni concordate dagli organizzatori della manifestazione, si sono scontrati con la polizia. Malgrado ciò il grosso del corteo ha tenuto e siamo arrivati alla fine del percorso (ci si è messa anche la piaggia di mezzo) sciogliendoci in piazzale Pagano, mentre una parte proseguiva fino alla zona del campeggio “No Expo” al Parco del Trenno. Un ringraziamento, oltre ai compagni dell’USI milanese delle varie situazioni e settori lavorativi, anche a quelli venuti da fuori. Un saluto particolare per la collaborazione e la buona riuscita dello spezzone rosso/nero ai compagni della FAI milanese e a tutti i compagni anarchici e libertari che hanno partecipato e dato il loro contributo importante.


Enrico Moroni

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