Poteri locali
Usi Enti Locali esprime perplessità sui poteri locali dopo il cambio di amministrazione
Una riflessione non scevra di dubbi è quella fatta da Gianni Marchi e Luca Albertosi di Usi Enti Locali sulla macchina amministrativa locale anche dopo il passaggio della guida in mano ai 5 Stelle. Ecco il testo integrale del comunicato:
La spinta popolare che ha portato al governo di Carrara i 5 stelle ora deve essere tradotta in azione amministrativa. Più facile dirlo che farlo. Nell’amministrazione si trovano posizioni di dominio che vogliono mantenersi e condizionano la vita dei cittadini e di chi lavora. In Apuafarma il presidente Volpi si è dimesso, ma i quadri intermedi che gestiscono le cose e le persone? Di loro almeno due cose si possono dire: non hanno tutelato chi lavora, ma neppure l’azienda, che accumula debito come se nessuno sapesse controllare i meccanismi che creano i buchi di bilancio. Per Apuafarma, attendiamo il processo sulle fatturazioni al cimitero di Turigliano.
In comune non sono confermati i dirigenti a tempo determinato mentre i soliti dirigenti restano dove stanno da anni. Non ci scandalizza la passeggiata del dirigente Boldrini negli uffici comunali con uno Zubbani a fine mandato. Era una parodia di “Uccellacci e uccellini”con Boldrini come candido Ninetto Davoli della Piana di Pisa? Ci interessa invece l’applicazione delle norme anticorruzione, che facendo girare i dirigenti tra i settori, farebbe ben funzionare la macchina comunale, con buone ricadute sui cittadini e su chi lavora. I dirigenti devono cambiare settore, ma hanno fatto proliferare nella loro ombra quadri intermedi che hanno la gestione del comune. Non sempre per il meglio, essendo scelti e sottoposti al dirigente. Sempre lo gestiscono per mantenere la proprie posizione di vantaggio. Come le Posizioni organizzative. Sono vice-dirigenti con poteri di direzione, gestione del personale, sono pagate di più di un impiegata di pari livello, ma coi soldi dal fondo comune di tutti i dipendenti. Cosa faranno i 5 stelle su questa delicata materia di contrattazione sindacale? Fin qui, le cose alla luce del sole, ma bisogna anche considerare le eminenze grigie che, senza apparire ma note a tutti, cogestiscono, segnalano, informano, controllano la macchina comunale. Non sempre per il meglio.
La spinta popolare contro il sistema dei partiti non considera che i sindacati confederali sono una parte del sistema, anzi sono la stessa cosa a vedere gli ex-assessori ed ex segretari di partito che fanno i dirigenti sindacali. Spezzare la cogestione e il monopolio dei confederali, garantire la libera concorrenza tra associazioni sindacali è un altro compito difficile cui sono chiamate le persone attente.