I porci fascisti di Ancona

ANCONA: IN PIAZZA CONTRO I NEOFASCISTI

Due tombe profanate al cimitero di Tavernelle di Ancona. Sono quelle di due noti partigiani anconetani: Wilfredo Caimmi (morto un mese fà) e Tonino Gobbi. Il simbolo nazista della celtica è comparso sul marmo delle loro tombe a riprova del riemergere, anche nel nostro territorio, di uno squadrismo nazifascista che, sotto la protezione di un sistema di potere complice ed amico, pensa di poter colpire ed oltraggiare impunemente.
Per questo nel pomeriggio dell’11 novembre alcune centinaia di cittadini (di Ancona e di altri centri della provincia) hanno raccolto l’appello dell’ANPI concentrandosi per una manifestazione nella centrale piazza roma. Tanta rabbia, striscioni e il canto comune di “Bella Ciao” hanno fatto da sfondo all’iniziativa. Ricordate in vari interventi in piazza le figure dei due partigiani e denunciata la dinamica dell’odioso oltraggio alle loro tombe.
I compagni anarchici e dell’Unione Sindacale Italiana hanno partecipato al presidio. Un rappresentante dell’U.S.I. e del gruppo “Malatesta” ha preso la parola portando la solidarietà del nostro sindacato e di un movimento, quello anarchico, che tanto ha dato nella lotta antifascista e nella resistenza. Il compagno dell’U.S.I. ha ricordato ai presenti l’estendersi nel nostro territorio del fenomeno nazifascista che ha portato al sorgere di gruppi nazi e sedi in tutte le provincie, di squadraccie inquadrate militarmente e di uno stillicidio di violenze contro i compagni.
Ancora più inquietante il fatto, ricordato ai presenti dal nostro compagno, del tentativo di penetrazione dei nazifascisti all’interno del movimento operaio (fatto un tempo inconcepibile) e nel sociale. Tra questi episodi la costituzione di “cellule sindacaliste” ad opera di giovanissimi operai neofascisti e l’infiltrazione per gestire alcune realtà di lotta in difesa del posto di lavoro (come alla Manuli di Ascoli Piceno).
Ricostruzione di una rete antifascista militante e appello alla massima unità, per non abbassare mai la guardia, sono state le indicazioni di lotta del nostro intervento.

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