22 settembre l’USI AIT con i precari della scuola

COMUNICATO USI-AIT-IUR ( ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA)

Il prossimo 22 settembre, a Roma, i “precari uniti contro i tagli” hanno indetto una manifestazione nazionale per chiedere “il ritiro del concorso; la restituzione alla scuola delle risorse sottratte con i tagli della Gelmini e il rifinanziamento della scuola stessa; un piano di assunzioni a tempo indeterminato sui posti vacanti e disponibili; il ritiro del pdl 953 (ex Aprea)”.

Questa mobilitazione rappresenta un momento culminante della lotta dei precari del sapere che, autorganizzatisi, hanno deciso di rifiutare meccanismi di delega per non dire di lassismo, divenendo protagonisti del loro futuro. Hanno scelto dunque di stare in piazza per la difesa non solo del loro posto di lavoro, oggi sempre più precario, negato e bistrattato, ma anche e soprattutto per difendere il sistema formativo pubblico in Italia. Negli ultimi giorni cresce il dissenso in tutta Italia rispetto alle politiche di questo governo che non ha fatto altro che convalidare i tagli della Gelmini, imponendone altri camuffandoli con un concorso truffa e strizzando l’occhio al nemico mortale e definitivo della scuola italiana, ossia lo scellerato disegno Aprea.

L’USI-IUR fa proprie le istanze dei lavoratori della scuola, auspica che tutto il mondo dell’istruzione: dalle materne alle università, studenti docenti e personale ATA, unifichino la lotta perché unica è la causa dell’attuale disagio, ovvero la volontà di distruggere la scuola pubblica creando, al suo posto, delle aziende che poco hanno a che fare con il sapere ma risultano, semplicemente, asservite al capitale.

Occorre, invece, garantire il diritto all’istruzione per tutti e tutte, l’integrazione dei diversamente abili e dei migranti, la possibilità di avere un lavoro stabile quindi didatticamente più valido per i tanti docenti precari. Occorre in realtà denunciare a gran voce che il precariato non è altro che funzionale al sistema scolastico italiano: più precari minori spese, questa è la semplice equazione che numerosi governi sia di centro-destra, sia di centro-sinistra hanno posto in essere negli ultimi decenni. 
La sola riforma dell’istruzione possibile è quella che parte dal basso, ossia di chi vive e lavora nelle scuole e nelle università. Diversamente si configurerà come la solita imposizione proveniente dall’alto e asservita alle sole logiche del risparmio e quindi, ben lontana dal contenere in sé, istanze pedagogiche, formative, didattiche reali. Direttamente proporzionale all’efficacia di una riforma dal basso, risulta adeguata la lotta autorganizzata dei lavoratori della scuola e degli studenti.

La manifestazione del 22 rappresenta un passo importante per la autodeterminazione dei lavoratori.

L’USI-IUR , pertanto, aderisce pienamente e con convinzione alla manifestazione indetta dai “precari uniti contro i tagli” facendone proprie le istanze e aderendo alla piattaforma proposta dai precari.

Appuntamento prossimo a Roma il 22 settembre, nel frattempo tutti e tutte nelle piazze e nelle strade d’Italia in attesa della manifestazione nazionale, per dire “no al concorso, senza se e senza ma!”

USI-AIT-IUR

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