Verso la “soluzione finale”

Scuola, ci siamo: iniziano i licenziamenti.


Quello che si registra nel mondo della scuola, lo diciamo da tempo, non conosce limiti alla mortificazione delle professionalità di chi lavora nel comparto. Come regalo di Natale i docenti diplomati magistrali, sui quali gravava ancora la riserva relativa al titolo di accesso alle Gae (il diploma magistrale) hanno ricevuto la triste notizia: malgrado diverse sentenze in loro favore la recente plenaria (cioè la riunione del consiglio di Stato) ha deciso che il titolo del diploma non è abilitante, risultato: chi è entrato di ruolo dalle Gae dove era entrato per effetto del diploma magistrale, sarà licenziato! Ebbene sì, finalmente un governo che riesce a licenziare docenti di ruolo con la scusa di un pronunciamento che è contrario a quanto fino ad ora i tribunali, sempre italiani, avevano stabilito. Ci si contraddice pur di licenziare docenti di ruolo.

 

Mentre la competizione e la guerra fra i lavoratori della scuola sono sempre più spinte, per accaparrarsi un misero bonus di merito, si muore per alternanza scuola-lavoro, si parla di rinnovo contrattuale ridicolo, si continuano a fomentare le divisioni fra docenti e si prepara un nuovo strumento di reclutamento vergognoso col quale elemosinare qualche spicciolo ai nuovi docenti. In altri termini si intende precarizzare e sfruttare lavoratori e studenti. L’Unione Sindacale Italiana – settore Educazione esprime la propria rabbia rispetto a questo licenziamento, si schiera dalla parte dei docenti a rischio licenziamento e invita tutti e tutte a rifiutare, in segno di protesta, il bonus di merito palesando, in questo modo, il proprio disappunto per questo stato di cose.


U.S.I. – EDUCAZIONE

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