Signor preside Le scrivo …

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Il fatto che queste ingiustizie capitino in tutta Italia – ci scrive una compagna da Merate – non mi consola affatto, vorrei col mio esempio, essere utile per organizzare un minimo di difesa contro questi soprusi (abusi di potere) che con la crisi, aumentano il conflitto tra operai, col rischio di creare una “guerra tra i poveri” tanto sognata dai padroni, dal capitalismo e dai poteri forti. Una guerra “tra poveri” – aggiungiamo noi – che rischia di aggravarsi ancor più nel malaugurato caso in cui passasse la, cosiddetta, “buonascuola” di Renzi & Giannini che conferisce poteri praticamente illimitati ai presidi/datori di lavoro in materia di chiamata diretta del personale sia docente che amministrativo/ata. Redazione

 

Al signor preside del liceo statale Agnesi di Merate

Merate 25/11/2014

Ho ricevuto una chiamata per una sostituzione di una settimana.
Un bidello/segretario (?) ha cercato di non farmi assumere impedendomi di contattare telefonicamente il responsabile attaccando più volte la cornetta. Mio marito è andato in segreteria e quel signore ha provato a tranquillizzarlo dicendo che ci avrebbero chiamato loro per confermare se ero io ad aver diritto al posto tra 50 domande pervenute. Non ero convinta e, con un altro telefonino, sono riuscita a contattare il responsabile amministrativo economico, verificando invece che le domande erano solo 3 e io avevo più diritto perché in prima fascia.
Se aspettavo poche ore avrei perso il posto.
Oggi sono andata a lavorare e una mia collega assunta due mesi fa fino a gennaio, mi ha detto che era di terza fascia. Come mai non sono stata chiamata per questa lunga sostituzione, anche se ne avevo più diritto? quante altre persone subiscono questo vile trattamento? E’ possibile che qualcuno decida chi chiamare fregandosene della graduatoria e nessuno se ne accorga? Da quanti anni il lavoro viene assegnato così?
Ci sono, sui muri della scuola molte locandine del gruppo antimafia Libera, che spesso propone dibattiti e incontri, non a caso, nelle scuole, dove si discute su come si potrebbe, oggi, qui in Brianza, affrontare e sconfiggere la cultura e la logica del più furbo a discapito del più debole e del più svantaggiato. Che insegnamento diamo agli studenti se già nelle scuole non riusciamo a contrastare e a liberarci da questa “mentalità truffaldina”?
Ricordiamoci che il mafioso, non è solo quello che nasconde scorie radioattive sotto terra, dopo aver vinto una “regolare” gara d’appalto o inquina l’aria per profitto personale, ma sono anche coloro che hanno permesso che tutto ciò accadesse.
Per sconfiggere la mafia, è molto importante insegnare ai ragazzi di rispettarsi e di non “fare i furbi”, perché questo comporta sempre un danno ad altre persone.
Abbiamo contattato l’avvocato di Milano che si occupa di diritti sul lavoro che si sta interessando del mio caso e probabilmente solleciterà il provveditorato per verificare la situazione, quindi dovrà contattare anche lei.
E’ giusto che l’opinione pubblica sia messa al corrente delle ingiustizie che succedono all’interno delle scuole, creando un inevitabile forte conflitto tra gli operatori, che invece dovrebbero usare le proprie energie per seguire gli alunni, in modo sereno e coerente rispetto all’esempio di convivenza civile.
Siamo dell’idea di pubblicare un articolo sul Giornale di Merate per diffondere la notizia nel nostro territorio, contro l’omertà, a testa alta e senza paura.

Cordiali saluti

Lettera firmata e protocollata in duplice copia presso la Segreteria della scuola in oggetto.

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