Scuola: a proposito di contributo … “volontario”
A TUTTI GLI STUDENTI E STUDENTESSE
A TUTTI I GENITORI
A TUTTI I LAVORATORI e lavoratrici
DEL SETTORE EDUCAZIONE
Ogni anno viene chiesto alle famiglie – spesso con delibera del consiglio di Istituto – di versare un contributo in denaro per le varie attività scolastiche della scuola o istituto che i ragazzi frequentano. Non poche scuole, attuano un vero e proprio “terrorismo psicologico“, dicendo che, senza il versamento del “contributo scolastico volontario“, i ragazzi non potranno essere iscritti all’anno successivo.
A tale proposito bisogna sottolineare che il Consiglio di Istituto non ha alcuna facoltà giuridica di imporre balzelli di alcun tipo e che pertanto, l’unico versamento obbligatorio per legge è rappresentato dalla tassa di iscrizione, pari a 6.04 euro e quella di frequenza, pari ad euro 15.13. Dunque le tasse di iscrizione, non possono superare i 21.07 euro. Il contributo volontario, su cui ormai si reggono in gran parte le scuole per le varie attività è assolutamente volontario, tanto che l’art 13 della legge 40 del 2007 lo definisce ‘un’erogazione liberale’. E dunque assolutamente non obbligatorio.
Rifiutiamoci di pagare questo odioso balzello: i genitori e gli studenti eletti nel Consiglio di Istituto si rifiutino di approvare delibere in tal senso.
La scuola deve essere finanziata dai vari enti, Comune, Provincia, Regione e Stato che oggi dilapidano risorse in consulenze e non si prendono assolutamente cura della cultura, della sanità, della scuola.
UN PAESE CHE NON HA CURA DELLA PROPRIA SCUOLA, E’ UN PAESE CHE NON HA UN FUTURO
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