Sciopero dell’8 aprile all’ospedale San Raffaele di Milano

Riuscito lo sciopero all’ospedale san Raffaele di Milano. Almeno 400 lavoratrici e lavoratori hanno sfilato in corteo su via Olgettina fino alla rotonda di Vimodrone con serie ricadute sul traffico anche della vicina tangenziale.

Lo sciopero è stato indetto dalla RSU dell’ospedale, da USI-Sanità e dalle oltre oo.ss. presenti per denunciare la grave carenza degli organici, l’esternalizzazione dell’assistenza in ben tre reparti (per un totale di 95 posti letto) e due sale operatori e per rivendicare migliori condizioni lavorative e retributive oltre alla stabilizzazione dei colleghi precari.

La preparazione dello sciopero ha visto quotidiani volantinaggi all’utenza, assemblee dei lavoratori, iniziative all’interno dell’ospedale, presidio davanti al palazzo della regione, che ha convocato la RSU e le OO.SS in audizione congiunta tra le commissioni sanità e lavoro.

Come si diceva il motivo scatenante dello sciopero è stata l’esternalizzazione dell’assistenza sanitaria di diversi reparti e sale operatorie, inoltre si assiste ad un incremento delle prestazioni a pagamento, penalizzando le visite, gli esami e i ricoveri in convenzione con il Servizio Sanitario Regionale, infatti, l’ospedale San Raffaele, pur essendo un ospedale privato, da sempre viene percepito dai pazienti come un Istituto che eroga un servizio pubblico. Inoltre, anche i lavoratori del San Raffaele rivendicano gli stessi diritti contrattuali ed economici dei colleghi del pubblico, ovvero il medesimo contratto nazionale.

Il personale del San Raffaele oggi è stato molto determinato e intenzionato a continuare a contrastare la deriva in atto a pretendere il ritiro delle esternalizzazioni dell’assistenza a rigettare l’idea di un insieme di reparti a diversa gestione che saranno utili a fare profitto ma non certo un ospedale che eroga assistenza di qualità.

In apertura del corteo una bandiera della pace a condannare le spese militari a rivendicare quei soldi per la sanità e servizi pubblici.

Ha suscitato molte attenzioni un ironico striscione raffigurante un operatore sanitario con le ali, il colletto della divisa colorato coi colori della bandiera della pace (all’ospedale san Raffaele il colore del colletto della divisa indica la professione dell’operatore) e la scritta San Raffaele prega per noi.

Al rientro in ospedale, dopo il corteo, c’è stata un’assemblea pubblica e poi pizza per tutti. La chiusura della giornata è stata festosa per la riuscita dello sciopero pur nella consapevolezza del fatto che questa bella giornata di lotta potrebbe non bastare.

In ultimo va detto che lo striscione di apertura del corteo recita “abbiamo a cuore l’assistenza”, slogan che ha accompagnato tutta la preparazione di questa giornata e impresso in una spilla che tutti sfoggiano sulle divisa o gli abiti da lavoro. Questa affermazione può apparire scontata ma così non è quando la proprietà dell’ospedale rivendica solo la ricchezza dei bilanci e mostra un grave disinteresse per la qualità dell’assistenza erogata creando le condizioni perché essa sia ogni giorno peggiore del giorno precedente.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/08/milano-i-lavoratori-dellospedale-san-raffaele-in-sciopero-contro-i-tagli-del-costo-del-personale-con-la-pandemia-condizioni-peggiorate/6553136/

https://www.pressenza.com/it/2022/04/abbiamo-a-cuore-lassistenza-sciopero-riuscito-allospedale-san-raffaele-di-milano/

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