Milano: presidio alla Scala per il diritto all’abitare

La contestazione del 7 dicembre e le lotte per il diritto alla casa a Milano

Dopo gli sgomberi di case occupate dell’Aler (case popolari) e di centri sociali occupanti si è sviluppata una risposta che ha visto momenti di unità fra i comitati dei vari quartieri che si battono per il diritto alla casa, anche se operano con modalità d’intervento diverse.cas

mi1Giovedì 24 novembre sono stati organizzati cortei di protesta in contemporanea nei vari quartieri dove ci sono in piedi lotte per il diritto alla casa. Giovedì 4 dicembre si è svolto un corteo unitario partito alle 18 da piazza San Babila che ha attraversato le vie del centro con cartelli, striscioni, slogan ed interventi particolarmente centrati sul diritto alla casa e contro l’attacco repressivo in corso. Oltre alle associazione inquilini, dei comitati di quartieri e degli occupanti erano presenti anche spezzoni del sindacato di base ed alternativo tra i quali l’USI con le proprie bandiere.

Poi è arrivata la scadenza del 7 dicembre in cui tradizionalmente in occasione dell’inaugurazione della stagione teatrale alla Scala viene organizzata la contestazione nei confronti di quei partecipanti che fanno sfoggio del proprio potere, il gota della Finanza, Banchieri, Padroni e arricchiti delle varie specie, assieme alle principali cariche dello Stato e dei politici di grande livello (quest’anno hanno ritirato la loro partecipazione il Presidente della Repubblica e quello del Consiglio).
Il 7 dicembre si festeggia Sant’ Ambrogio, patrono di Milano, che quest’anno ha coinciso con la festività della domenica. Nell’occasione si svolge una fiera tradizionale denominata “Obej o Obej” che si svolge nel centro e attira tantissima gente.

cas1Negli ultimi anni era la Cub particolarmente impegnata a tale manifestazione di dissenso. Quest’anno, sia per la situazione generale che stiamo subendo e in particolare per i fermenti che si stanno sviluppando nelle lotte di quartiere in questo momento, l’USI a Milano ha deciso di partecipare. La nostra presenza si è caratterizzata con la presenza dello striscione USI/AIT, con le nostre bandiere e la diffusione di un volantino a sostegno delle lotte per la casa (nel retro i punti programmatici con cui abbiamo indetto l’ultimo sciopero generale). C’era molta gente sotto il Palazzo Comunale nella parte transennata che delimitava il confine da non varcare. Molti curiosi, molti turisti oltre ai partecipanti alla manifestazione di protesta. Davanti all’entrata della Scala c’era un folto schieramento di polizia.
cas2I primo scontri sono avvenuti verso le 17, quando un corteo del comitato occupanti di San Siro, capitanati dal centro sociale “il Cantiere”, ha tentato di entrare nella via di accesso al lato della Scala. Sono state lanciate uova e ortaggi oltre al pressing e i poliziotti hanno risposto con cariche e manganellate. Alle 18 alcuni manifestanti hanno tolto le transenne nel lato dove eravamo posizionati noi, ma il tentativo di sfondamento è stato sospeso perché si rischiava lo schiacciamento tra polizia davanti e dietro nella stessa strada. Alle 18,30 un corteo dei comitati di quartiere ed occupanti è entrata nella Galleria che unisce piazza Duomo con piazza Scala, ma una volta entrati nella piazza transennata, sotto il Palazzo Comunale la polizia ha caricato pesantemente il corteo.

Dopo una mezz’ora circa il corteo si è ricomposto e ha attraversato la Galleria a ritroso (dove centinaia di persone assistevano, attraverso lo schermo gigante, alla proiezione in contemporanea dell’opera che stava andando in scena alla Scala) per entrare in piazza Duomo a manifestare, strapiena di gente per festività in corso.

Enrico Moroni 

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