La manifestazione contro la guerra a Milano

Nella giornata di sabato 25 febbraio si è svolta a Miano una manifestazione contro la guerra e l’economia di guerra nella ricorrenza di un anno dall’inizio del conflitto. La manifestazione era stata proposta dal SI Cobas alla quale aveva aderito AdL Cobas, precisando che la loro presenza sarebbe stata ridotta per la concomitanza di altra loro iniziativa. Avevano dato l’adesione fra gli altri anche Tenenza Internazionalista Rivoluzionaria, Centro di Documentazione contro la guerra.

La CUB non si era presentata per motivi loro interni, mentre USB era impegnata nell’iniziativa dei portuali a Genova. L’USI pur condividendo i contenuti espressi nella convocazione ha deciso di non dare la propria adesione, non ritenendo che fosse adeguatamente rappresentativa dell’unità del sindacalismo di base e conflittuale per le assenze segnalate, dandp comunque indicazione a partecipare.

Il luogo indicato come punto di partenza del corteo era Piazzale Loreto, l’orario le 15.  Piazzale Loreto ha anche un significato storico ben conosciuto, dove furono fucilati partigiani e dove alla caduta del fascismo fu esposto il corpo di Musolini dopo la sua fucilazione. Piazzale Loreto si collega con la periferia andando verso Viale Monza e parallelamente a via Padova, una via molto lunga abitata da una parte consistente di immigrati, con la presenza lungo il percorso di diversi negozi tipici di quella realtà.

Come era facile prevedere la presenza del SI Cobas,  in maggioranza lavoratori della logistica, era molto rappresentata. La presenza di Adl Cobas come preannunciato era minima, abbiamo notato solo una loro bandiera. Non era molto presente, come in altre occasione, l’area dei partitini di sinistra. L’USI ha partecipato con una propria delegazione costituendo un blocco rosso/nero assieme ai compagni della FAI milanese  con lo striscione Disertori delle vostre guerre e la presenza di compagni libertari. E’ stata anche l’occasione per distribuire il nostro volantino nazionale “Basta Guerra”!

Gli slogan pronunciati nel corteo molti contro la guerra, contro l’invio delle armi, contro le spese militari, contro il governo Meloni.

Durante il corteo nel nostro spezzone è stata l’occasione per allargare le conoscenze, per scambiarci opinioni e proposte, per scambiarci le informazioni, come quella della recentissima pubblicazione L’utopia concreta a cura di Franco Schirone, edizione Zero in Condotta in compartecipazione con l’Associazione Pietro Gori, che documenta le esperienze libertarie nelle lotte dal 69 al 73.

Il punto di arrivo del corteo è piazza Adil, così denominata in memoria del lavoratore ucciso da un camion che lo ha investito mentre partecipava ad un picchetto in  difesa dei propri diritti. Una morte che, come sappiamo, ha unificato tutte le sigle del sindacalismo di base e conflittuale  proclamando una giornata di sciopero generale con manifestazioni partecipate in tutto il paese. E’ stato anche l’inizio del coordinamento dei sindacati di base che hanno promosso 2 scioperi generali contro la guerra che sono stati il punto di riferimento principale per tutta l’opposizione e per le associazioni antimilitariste.

Abbiamo condiviso come USI i contenuti della manifestazione che proclamava anche “Pace fra gli oppressi, guerra agli oppressori”, una frase di una nota canzone anarchica a noi molto cara che termina “Eppure la nostra idea e solo idea d’amore”.     

Enrico

Potrebbero interessarti anche...