PROPOSTA FAU PER IL CONGRESSO AIT 2009

 Oggetto: Partecipazione ufficiale dell’AIT al Workers’ Memorial Day (giorno in memoria dei lavoratori).

La FAU fa appello all’AIT e alle sue sezioni affinché partecipino al cosiddetto Workers’ Memorial Day nel 2010. Il Workers’ Memorial Day è celebrato ogni anno il 28 aprile (per maggiori informazioni sull’iniziativa vedi sotto). Le sezioni dell’AIT potrebbero, se possibile, partecipare ampiamente alle azioni, scioperi, dimostrazioni e/o manifestazioni. La responsabilità su come concretizzare o meno questa partecipazione compete alle sezioni nazionali, regionali, locali e di settore dell’AIT. L’AIT potrebbe diffondere appelli condivisi e articolare rivendicazioni proprie riguardo: incidenti e sicurezza sul lavoro, orari e stress lavorativo, aggravamento delle condizioni psicologiche e suicidi nell’ambito della schiavitù salariale.
Sia gli appelli condivisi che le rivendicazioni proprie dovrebbero essere elaborate da un gruppo di lavoro del congresso AIT.

Argomenti a favore:

a) in quanto organizzazioni rivoluzionarie, il Workers’ Memorial Day presenta per noi molti punti di interesse. Originariamente era una giornata in ricordo delle vittime del lavoro, ma è ormai diventata un’occasione in cui si agisce concretamente contro la mancanza di sicurezza sul lavoro e i problemi connessi. Come AIT potremmo, ad esempio, collegare le rivendicazioni di migliori condizioni di sicurezza sul lavoro con altre ormai classiche come la riduzione dell’orario lavorativo (6 ore giornaliere, 30 ore settimanali, espansione dei tempi di riposo…), poiché esiste una relazione diretta sia tra lo stress lavorativo e gli incidenti, sia tra i crolli psicologici e le tendenze suicide e la schiavitù salariale;
b) questi temi sono già presenti in alcuni paesi, come Italia e Grecia, in cui sono già in corso ampie discussioni riguardo gli incidenti mortali sul lavoro. Se l’AIT si impegnasse collettivamente su questo argomento potrebbe radicalizzare la discussione sugli omicidi e la loro mistificazione quotidiana nel capitalismo. Unitamente agli argomenti dell’orario e dello stress lavorativo l’intera questione offre molte potenzialità. Il Workers’ Memorial Day, come giorno in cui focalizzarsi esplicitamente su tali argomenti, costituisce un’ottima cornice entro cui parlare di questi fenomeni ed agire per opporvisi;
c) negli ultimi anni questo evento ha avuto luogo in molti paesi e sono stati anche indetti scioperi. Tuttavia in Europa, ad esempio, non è molto conosciuto. La maggior parte delle azioni avvengono nei cosiddetti “paesi in transizione” verso l’economia di mercato. L’AIT potrebbe giocare un ruolo importante, rendendo questo giorno un’ “istituzione” nei nostri rispettivi paesi e costruendo una solidarietà internazionale. Giocando questo ruolo pionieristico potremmo dare a questa giornata nei nostri paesi un’impronta più radicale e rivoluzionaria di quella che ha attualmente;
d) questa giornata offre l’occasione all’AIT per agire collettivamente su un terreno pratico e per mostrare pubblicamente la nostra organizzazione/struttura di solidarietà internazionale. Il profilo internazionalista dell’AIT risulterebbe più chiaramente percepibile e la nostra organizzazione ne guadagnerebbe in termini di rispetto;
e) infine: sappiamo tutti che in molti paesi il 1 maggio non è più un giorno di lotta reale e che è diventato principalmente simbolico. Essendo una festa (così è in molti paesi) le azioni possono avvenire necessariamente solo al di fuori del contesto produttivo. In questa situazione non è più possibile mantenere l’originario approccio concreto (migliori condizioni attraverso scioperi e altre azioni sul posto di lavoro). Il diffuso intrico politico (basato su semplici appelli da parte di partiti politici e dei loro sindacati) oggi la fa da padrone, dal momento che risulta impossibile esercitare pressioni economiche. Una giornata di lotta basata su un giorno lavorativo potrebbe offrire l’occasione di rivitalizzare la tradizione dell’azione diretta in campo economico.

Realizzazione

Le potenzialità delle azioni sono diverse nei vari paesi e addirittura nelle diverse città in cui sono presenti gruppi dell’AIT. Alcuni potrebbero centrarsi sulla propaganda e su piccole azioni, altri potrebbero impegnarsi a stabilire alleanze locali con altri gruppi/organizzazioni per la partecipazione all’evento. I gruppi più consistenti all’interno dell’AIT potrebbero essere capaci di agire autonomamente. I gruppi più forti, ad esempio, potrebbero dar vita ad azioni dirette (anche scioperi) sui luoghi di lavoro in cui gli orari e le condizioni di sicurezza siano particolarmente cattive. In questo modo la giornata può essere l’occasione per avanzare rivendicazioni concrete (nell’ambito dei temi sopra citati) nei luoghi o settori di lavoro, o per cominciare una lotta o una campagna. Gruppi più ristretti potrebbero concentrarsi su luoghi di lavoro o ditte particolarmente conosciute, ad esempio, per l’alto tasso di incidenti e agire nell’ambito di alleanze sociali. Inoltre, è possibile impegnarsi in azioni commemorative, come affiggere targhe murali in luoghi in cui recentemente siano stati uccisi molti lavoratori – contemporaneamente a dimostrazioni che evidenzino le responsabilità dei capitalisti. Si possono inoltre realizzare iniziative informative prima, durante e dopo la ricorrenza e così via.

Informazioni sul 28 aprile

La giornata di mobilitazione si tiene all’insegna dello slogan “ricorda i morti, combatti per i vivi” (remember the dead, fight for the living) e fu indetta alla fine degli anni ’80 dal sindacato di base canadese CUPE. È principalmente un giorno di mobilitazione per e in ricordo dei lavoratori morti o feriti sui luoghi di lavoro. Due anni fa, per esempio, ebbero luogo eventi, dimostrazioni, picchetti ed azioni in più di 80 paesi. In molti paesi industrializzati questa giornata è totalmente sconosciuta. Anche se le azioni spesso si limitano soltanto a formulare richieste, si potrebbe arrivare a una radicalizzazione delle proteste attraverso la partecipazione dell’AIT.

Contesto

Il tasso di incidenti (mortali) causati dallo stress lavorativo e dalle carenti condizioni di sicurezza è enorme in tutto il mondo. In Germania, ad esempio, è di 4 morti e 3000 feriti al giorno. In Italia muoiono 1200 persone all’anno nell’ambito del lavoro salariato. A causa della cosiddetta flessibilità lavorativa attraverso condizioni di lavoro precarie il tasso di incidenti è aumentato drasticamente (10 – 20%). I mezzi di informazione riportano solo i casi più spettacolari: generalmente questi omicidi strutturali passano sotto silenzio. In alcuni paesi sono molti i lavoratori che discutono la questione. Ad esempio, i lavoratori in rivolta in Grecia hanno enfatizzato l’argomento nelle loro pubblicazioni e, per quanto ne sappiamo, anche la CNT in Spagna ha promosso una campagna in proposito.
Oltre alle cifre ufficiali, esistono anche le morti causate da danni psicologici, poiché molti lavoratori si suicidano a causa dello stress da lavoro salariato.

A nome della Commissione Internazionale della FAU – AIT

 

 

 

Proposal from FAU to the IWA congress 2009
Subject: Official Participation of the IWA in the Workers´ Memorial Day (4-28-2010)
The FAU appeals for the IWA and its Sections to participate in the so-called Workers´
Memorial Day in 2010. The Workers’ Memorial Day takes place every year on April
28 (for further information about this day see below). The sections of the IWA may, if
possible, participate broadly in actions, strikes, demonstrations and/or
manifestations. How to realize this concretely (or not) is the responsibility of the
national, regional and local sections and industrial branches of the IWA.
The IWA may release a shared call and may articulate own claims in the context of:
work accidents / workplace safety, working time / workplace stress, psychological
worsening and suicides in the context of wage slavery.
The shared call and our own claims should be worked out in a workgroup of the IWA
congress.
Arguments
a) The Workers´ Memorial Day offers many points for us as revolutionary unions.
Originally it is a day of memorial for the victims of work accidents. By today it has
become a day where people act concretely against dangerous working conditions
and where connected problems are subjected. We as IWA could, for instance,
connect claims for better workplace security with classical union claims for reducing
the working time (6-hour-day, 30-hour-week, expansion of resting times…), because
there is a direct causality between workplace stress and work accidents as well as
psychological disasters and suicidal tendencies in the context of wage slavery.
b) These topics are present in some countries, for example in Italy and Greece where
there are broad discussions about lethal work accidents among workers. If the IWA
would collectively engage in this topic it could radicalize the discussion on day-by-day
murdering and garbling in capitalism. In connection with the topic of working time /
working stress the whole issue is offering many potentials. The Workers´ Memorial
Day as a day where people explicitly focus on these topics is a good frame for acting
against and talk about that.
c) In the last years this event took place in many countries, even strikes have been
called for. However, this is not very well known in Europe, for instance. Most actions
take place in so called transition countries. The IWA could play an important role by
making this day an “institution” in our countries and building up an international
solidarity. If we play this pioneer role we could give this day in our countries a more
radical and revolutionary touch than it has at the moment.
d) This day offers the possibility for IWA to act together on a practical ground and to
show our international solidarity organization/structure in public. The internationalist
profile of the IWA would be sharpened by that and our organization would get some
respect for that.
e) Finally: We all know that in a lot of countries the First May is not a day of real
struggle any more and that it has become widely symbolic. As holiday (so in the most
countries) actions necessarily can only take place mostly outside of the area of
production. The originally concrete approach (better conditions trough strikes and
other workplace actions) is not possible in this frame. A diffuse political hodgepodge
(based on mere pleas of political parties and their unions) is dominating this day since
economic pressure cannot be exercised. A day of struggle which is based on a day of
work day could offer the possibility to revitalize the tradition of direct economic action.
Realization
The potentials for action are different in the various countries and even the cities where IWA
groups exist. Some could focus on propaganda and little actions, others could engage in
local alliances with other groups/organizations to participate in the event. Bigger groups of
the IWA could be able to act on their own. Strong IWA groups, for instance, could start direct
actions (even strikes) in workplaces where workplace safety and/or workings times are
particularly bad. Thus, the day can be used to articulate concrete claims (in the context of
above mentioned topics) in workplaces and branches or to start a struggle/campaign. Other,
smaller groups, could focus on workplaces or companies which are known, for instance, for
high accident rates, and could act together with social alliances. Also, it is possible to engage
in memorial activities, such as establishing mural tablets at places where many workers have
been killed in the last time – combined with demonstrations to show the capitalists’
responsibilities. Even information events before, at and after the day can be organized. And
so on…
Information on 4-28
The day of action is run under the slogan: “Remember the dead, fight for the Living” and was
started at the end of the 80s by the Canadian rank-and-file union CUPE. Mainly, it is a day of
memorial and activity for workers which has been killed or injured on the workplace.
Two years ago, for instance, there were events, demonstrations, pickets and actions in over
80 countries. In many industrialized countries this day is totally unknown.
Even though the actions are often limited to mere pleas, a radicalization of protest could be
achieved by the participation of the IWA.
Background
The rate of (deathly) work accidents because of work stress and lacking workplace safety is
worldwide gigantic. In Germany, for instance, there are four deaths and 3.000 injuries –
every day!!! In Italy ca. 1.200 people are dying each year in the context of wage labour.
Because of the so called flexibility of labour by precarious working conditions the rates have
increased drastically (10-20%). The most spectacular spectacular cases are taken up by the
media, but generally this structural murder is subjected to silence. In some countries many
workers are discussing about the issue. For instance, the uprising workers in Greek
emphasized this point in their publications. And, as we know, also the CNT Spain had a
campaign on that.
In addition to official figures, there are also the deaths through psychological damages,
because many workers commit suicide as a result of wage labour stress.
On behalf of the
International Workgroup FAU-IWA

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