STANNO DEPREDANDO ALITALIA SULLA PELLE DEI LAVORATORI DI POSTE ITALIANE!
A CHE GIOCO STANNO GIOCANDO BERLUSCONI E I “CAPITANI CORAGGIOSI” CHE STANNO DEPREDANDO ALITALIA SULLA PELLE DEI LAVORATORI DI POSTE ITALIANE E DELLA STESSA ALITALIA?
La proposta del Governo di spalancare le porte di Poste Italiane a parte degli “esuberi” di Alitalia è stata accolta positivamente (guarda caso!) da quegli stessi sindacati che prima hanno boicottato la proposta di Air France con la scusa di non perdere 3.000 posti di lavoro ed oggi con grande lungimiranza rischiano di perderne 6.000.
Ma c’è di più. Sono quegli stessi sindacati che hanno sottoscritto un accordo “capestro” per tutti i lavoratori di Poste Italiane a tempo determinato che avevano presentato ricorso in Tribunale per l’assunzione a tempo indeterminato ed avevano vinto le rispettive cause. E sono quegli stessi sindacati che silenziosamente stanno accettando la norma introdotta con l’ultima finanziaria diretta a far cadere nel vuoto oltre 30.000 sentenze favorevoli ai lavoratori precari di Poste Italiane.
E’ noto a tutti che la corrispondenza non viene recapitata in molte zone e che i piccoli uffici postali lavorano a giorni alterni per carenza di organico e che Poste Italiane non assume personale a tempo indeterminato preferendo sfruttare i lavoratori precari assunti a ciclo continuo allo scopo di non interrompere un servizio essenziale come quello del recapito della corrispondenza.
Tutto ciò accade nonostante che Poste Italiane sia obbligata dal D.L. 261/99 a garantire, sotto il controllo dell’Autorità Ministeriale, il servizio universale.
Ricordiamo ancora al Governo che l’immissione di personale dell’Alitalia implicitamente riconosce la carenza di personale in Poste italiane ciò che è in contraddizione grossolana con i tanto sbandierati 5.000 esuberi dei lavoratori di Banco Posta, oggetto dell’accordo sindacale che CGIL-UIL-SAILP hanno già sottoscritto e che altre organizzazioni sindacali sono pronte a sottoscrivere con prossima apertura delle procedure di mobilità
Solo con l’assunzione del personale a tempo indeterminato sarà possibile offrire quelle efficienza del servizio erogato da Poste Italiane che i cittadini pagano ed esigono.
Per quanto riguarda Alitalia, tutti i giornali stanno spiegando come verrà risolta la crisi: le perdite saranno poste a carico della collettività mentre i profitti futuri saranno privatizzati con l’ effetto collaterale di almeno 6.000 esuberi!
Di fronte a questa situazione drammatica dobbiamo essere molto chiari sulla base di un principio che dovrebbe essere comune a tutti e cioè: il posto di lavoro è sacro e non si tocca e ciò vale per gli esuberi di Alitalia come per i lavoratori precari di Poste Italiane.
Se Poste Italiane non vuole regolarizzare le posizioni dei lavoratori precari a tempo determinato deve avere il coraggio anche di non accettare gli esuberi Alitalia che contrastano anch’essi con le tanto sbandierate esigenze di efficienza e razionalizzazione del sistema di reclutamento del personale.
Dal canto loro, i lavoratori precari di Poste Italiane devono essere vicini ai lavoratori in esubero di Alitalia e così devono fare questi con quelli.
Il posto di lavoro in Poste Italiane come in Alitalia va difeso con lotte unitarie che non vadano contro i diritti di altri lavoratori – che è proprio quello che vuole Berlusconi ed il suo governo reazionario e fascista – ma che siano dirette a contrastare con ogni mezzo quello che è il nuovo modello economico proposto dal banditismo governativo-imprenditoriale-finanziario dei vari Berlusconi, Colaninno, Marcegaglia, Tronchetti Provera, Benetton & C, che prevede la socializzazione delle perdite di Alitalia che dovranno essere pagate da tutti i cittadini italiani e la privatizzazione dei profitti che la banda che ha assaltato la diligenza Alitalia si dividerà.
L’Unione Sindacale Italiana invita tutti i lavoratori precari di Poste Italiane e in esubero di Alitalia ad organizzarsi in comitati di base, in coordinamenti unitari e nelle organizzazioni sindacali che sappiano realmente lottare per la salvaguardia dei posti di lavoro e contrastare i progetti governativi e di Confindustria sulla pelle dei lavoratori di Alitalia e Poste Italiane.
Ricordiamoci tutti che senza idee chiare e senza organizzazione non si va da nessuna parte e senza lotte unitarie il posto di lavoro non si riesce a difendere!!
UNIONE SINDACALE ITALIANA
U.S.I. Postel
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