Elezioni RSU : Regnano farsa e ipocrisia

Sebbene tutto stia avvenendo volutamente nel silenzio e nell’indifferenza generale, in queste settimane i sindacati confederali stanno discutendo e trattando con l’ARAN circa i nuovi comparti di contrattazione del pubblico impiego. La discussione in merito alla creazione dei nuovi comparti è una delle cause del rinvio delle elezioni delle RSU. Noi pensiamo che in queste settimane si stia consumando l’ennesima truffa ai danni dei lavoratori dell’amministrazione pubblica, peraltro già colpiti pesantemente dal decreto brunetta.
La creazione dei nuovi comparti ha il preciso scopo di impedire definitivamente l’accesso alla contrattazione del sindacato di base. In questo caso è in gioco non solo la rappresentanza democratica dei lavoratori, ma anche la credibilità del sindacato nella sua forma. Dietro al rinvio delle elezioni non ci può essere altro che il tentativo del governo, con il supporto di CISL e UIL di applicare in pieno il decreto brunetta e indire elezioni solo dopo aver approvato nuove regole peggiorative sulla contrattazione sindacale.
Teniamo fermamente a precisare che la posizione dell’USI in merito alle elezioni RSU ed in merito alla RSU stessa è sempre stata chiara. L’USI ha da sempre considerato l’RSU, per i lavoratori come una gabbia senza uscita. Uno strumento per l’azienda, per sindacati e partiti vari, per bloccare ogni genere di conflitto sociale e sindacale attraverso la concertazione. Questo genere di sindacalismo non è mai appartenuto alla nostra organizzazione, che storicamente fin dalla propria nascita, avvenuta con il congresso di Modena nel 1912, si batte per l’autorganizzazione,l’autogestione ed il federalismo sindacale. Un sindacato che mediante l’azione diretta dei lavoratori nei luoghi di produzione, senza mediazioni politiche o deleghe sapesse esprimere la propria capacità di cambiamento. Non vogliamo certo fare i difensori di un qualcosa che non ci appartiene, ma crediamo sia doveroso e soprattutto serio nei confronti dei lavoratori, anche verso tutti coloro che non si riconoscono nel nostro modo di lavorare e nelle nostre idee, ma che in tale strumento credono, preservare uno strumento di libera scelta per essere rappresentati. Per cui in ragione di questo se le elezioni ci saranno che siano fondate su una vera democrazia partecipativa.
USI – AIT sanità Toscana
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