“ E’ MEGLIO UNA FINE SPAVENTOSA …

… CHE UNO SPAVENTO SENZA FINE”

Il Progetto comunità Aperta è una realtà che a Pietrasanta è attiva dal 1984 nella lotta alle tossicodipendente e dove sono impiegati tra gli altri, due compagni, impegnati da anni nell’ unità di strada. E anche questa realtà sta subendo i tagli, le dilazioni e il disinteresse dell’ ASL 12 Versilia. Rifiutandosi di accettare passivamente il destino che a loro era riservato, questi compagni che assistono 150 utenti, si sono attivati in tal senso. Cosi, nella mattinata di lunedì tre maggio in un giorno ad alta tensione al PCA visto che la proroga della convenzione, era scaduta, i medici non hanno somministrato farmaci per motivi legali. Siamo arrivati a questa misura estrema perché,  nonostante le nostre missive protocollate alla ASL per avere un incontro e definire alcune criticità della convenzione in essere,  i nostri appelli non sono mai stati presi  in considerazione. Ci dispiace se abbiamo creato problemi all’utenza, in quanto molti di loro stamani sono dovuti andare al Serd di Viareggio. 

Avvisato il Sindaco Massimo Mallegni e l’assessore Lora Anita Santini che nella mattinata si sono subito mossi per scongiurare ulteriori disagi, anche se gli Utenti erano stati avvisati da ben 2 assemblee straordinarie indette dall’associazione Diritti dei Tossicodipendenti, e che si sono svolte proprio nella sede dove viene espletato normalmente il servizio,

Una scelta estrema ma condivisa, approvata e autogestita dal basso.

Dopo numerose telefonate e promesse, nella tarda mattinata il servizio è stato finalmente ripristinato, anche se permangono numerosi problemi legati alle attività delle struttura che non  sono secondarie e che rivendichiamo,  dopo 40 anni di attività. 

Il progetto “Mangi chi ha fame” ne è la testimonianza. Progetto creato subito dopo la chiusura della mensa sociale e mai ripristinata nonostante le promesse dei politici di ogni colore. Un progetto pilota, unico nell’ambito del reinserimento sociale, dove Utenti e ex insieme a cittadini comuni raccolgono generi alimentari. Questo ci consente di far rete con altre realtà cittadine, ma soprattutto diventa uno strumento per responsabilizzare le persone.

Non possiamo essere solo un chiosco che somministra farmaci, al primo posto rimane l’utente e le famiglie con le loro problematiche legate agli strascichi della dipendenza. 

Il reinserimento non può essere un problema solo del comune che già fa la sua parte con borse lavoro e contributi economici. Ricordiamo che un Tossicodipendente curato male, costa molto di più ai contribuenti, sia in termini di salute, ma anche sul piano della sicurezza sociale, nel frattempo il crimine si attrezza è affina sempre di più le tecniche dello spaccio minuto.
E bene ricordare che il nostro territorio è un’ oasi felice rispetto ad altre realtà. 

La maggioranza delle persone che frequentano il nostro servizio hanno un’occupazione, hanno famiglie a carico pagano le tasse e per questo pretendono e rivendichiamo  un servizio di qualità ed efficiente.

Oggi il PCA non ha locali accoglienti, i medici spesso non hanno una stanza per fare colloqui, inoltre, alcuni servizi che potremmo erogare anche noi, benché siamo una proiezione del Sert, questi vengono erogati solo a Viareggio con grande disagio per l’utenza.

L’amministrazione in carica ha messo nel suo programma di mandato lo spostamento del servizio nella zona dell’ex ospedale Lucchesi, anche se non abbiamo mai avuto problemi con la cittadinanza, anzi, spesso siamo diventati un punto di riferimento per alcuni anziani della zona.

Auspichiamo a breve di avere un incontro con le parti per superare almeno alcune delle criticità riportate sopra.

Tuttavia continueremo ad organizzarci per  portare il nostro contributo alle realtà che tutti i giorni si battono per la chiusura della sanità pubblica

LA LOTTA CONTINUA”

DDT

Difesa diritti dei Tossicodipendenti

http://www.sims.it

Nando, Valentina, Luca, Lorenzo della sezione USI AIT di Lucca

Potrebbero interessarti anche...