RESOCONTO DELL’ INIZIATIVA A MACERATA (DEL 21.11.2009) SUL PACCHETTO SICUREZZA

Un’importante iniziativa antirazzista si è svolta a Macerata nel pomeriggio di sabato 21 novembre. Promosso dal Centro Studi “Zona Franca” è stato organizzato in una piazza del centro un incontro-presidio contro il pacchetto sicurezza. L’iniziativa ha riscosso viva attenzione e una buona presenza di pubblico (oltre una cinquantina di persone con nutrita presenza di immigrati). Oratori dell’iniziativa sono stati Daniel Amanze responsabile della comunità per immigrati ACSIM e Gianfranco Careri dell’ USI-AIT Unione Sindacale Italiana Federazione Regionale Marche.
Daniel Amanze ha esposto le difficili condizioni degli immigrati nel nostro territorio, rese ancora più dure dalle ultime leggi xenofobe varate dal governo con il pacchetto sicurezza. Amanze ha sottolineato la necessità di evitare le divisioni e di sviluppare un movimento unitario attorno alle rivendicazioni degli immigrati. Sua la proposta di un coordinamento regionale per una lotta comune su queste tematiche.
Gianfranco Careri per l’USI, accogliendo la proposta del coordinamento, ha sviluppato un intervento che, partendo dalla natura sociale del razzismo (voluta da padroni e potere per dividere, sfruttare ed opprimere le classi popolari) ha analizzato le attuali leggi (razziali) e le loro similitudini con quelle dei regimi razzisti del passato. Oltre al governo Berlusconi e all’europeizzazione di tali provvedimenti, l’oratore dell’U.S.I. ha denunciato anche le precedenti leggi ed azioni prese dai governi di centrosinistra che hanno aperto la strada al modello razzista e xenofoba che il centrodestra ha oggi così pesantemente istaurato. Particolarmente grave è il respingimento degli immigrati che giungono dal mare (in fuga da guerre e da carestie) e che sono rimandati indietro, molte volte a morire. Così come la creazione di veri e propri campi di concentramento (i Centri di identificazione ed espulsione) in cui vengono imprigionati per 6 mesi esseri umani che hanno solo il torto di fuggire da fame e da violenze. Ribellarsi a queste leggi (veri crimini contro l’umanità) e lottare per un mondo senza frontiere, sono state le conclusioni del sindacalista dell’USI.
Entrambi gli interventi sono stati molto apprezzati ed applauditi dal pubblico presente. Una giornata di controinformazione, di denuncia ma anche di riflessione e di lotta. Un momentoimportante, una strada da continuare.
USI Ancona

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