Concorso scuola in Calabria: una farsa

L’USI-AIT Calabria, alla luce delle numerose irregolarità che hanno caratterizzato, nella regione Calabria,  il concorso per l’immissione in ruolo voluto dall’ex Ministro Profumo , ritiene necessario il blocco totale, nella Regione, di tutte le operazioni di immissione in ruolo tramite concorso al fine, quantomeno, di revisionare attentamente le graduatorie.

In Calabria le operazioni del concorso sono state caratterizzate da alcune inquietanti anomalie. A fine agosto, ad esempio, venivano direttamente pubblicate, dall’ufficio competente, le graduatorie definitive e del concorso per le scuole materne senza la precedente pubblicazione delle graduatorie temporanee, in altri termini ai partecipanti al concorso è stata negata la possibilità di fare ricorso innanzi a quelli che sono stati numerosi errori nell’attribuzione del punteggio finale. In questo modo è molto probabile che, a causa di errori materiali, siano stati immessi in ruolo docenti che nei fatti, avevano meno punti di altri. La situazione in Calabria è inaccettabile!

Il concorso voluto da Profumo ha beffato due volte i docenti. Indetto in un periodo storico particolare che vede, in tutta Italia, la diffusa presenza di docenti che sono precari non per demerito ma per via dei numerosi tagli inflitti alla scuola, questo concorso è stato solo una mera azione propagandistica che  adesso disvela il suo vero volto, colpendo chi il concorso lo ha affrontato  credendo di trovare un giusto riconoscimento al suo merito ma ha trovato, ad accoglierlo, l’errore e il danno.

Il concorso va profondamente rivisto e con esso tutto il sistema di reclutamento dei docenti. L’USI-AIT Calabria ritiene necessario il ritiro della riforma Gelmini e della riforma Fornero al fine di assicurare l’immissione in ruolo dei tanti e tanti precari italiani senza essi è inutile sognare altre immissioni, altri miracoli che si tramutano in beffa.

La scuola pubblica italiana gerarchizzata e fondata su una falsa meritocrazia va profondamente rivista e rivista. Occorre porre al centro della discussione non più i risparmi, il mero utilitarismo. Si dovrà porre, al centro dell’interesse educativo la felicità dei nostri alunni, il loro benessere assicurando l’accompagnamento tramite supporto di personale specializzato, nel loro percorso di autoformazione.

L’USI-AIT Calabria  è e sarà al fianco dei docenti calabresi in lotta per i loro diritti, in lotta per una scuola nuova.

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