“Appropriate” ristrutturazioni …

Dopo il decreto emesso dal ministro della Sanità (Beatrice Lorenzin) definito – nella neolingua orwelliana/renziana – dell’”appropriatezza” ecco la versione lombarda che ne inasprisce modalità e contenuti a discapito degli utenti e degli operatori del servizio sanitario nazionale. In allegato il volantino dell’USI dell’ospedale San Carlo di Milano in risposta ai danni e alle violazioni prodotte dalle pesanti ristrutturazioni in atto nel campo sanitario lombardo.

 

il Giornale: “l’ unificazione (dei due ospedali Carlo e Paolo) servirà ad unire le forze e a migliorare i servizi. Un esempio? “Per specialità come l’angiografia, l’endoscopia digestiva e l’ emodinamica servono equipe disponibili 24 ore su 24. Con il doppio del personale sarà più semplice organizzarle” dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale dott Salmoiraghi il 2 Giugno.

Detta così sembrerebbe quasi una cosa positiva, scopriamo in realtà che l’ obiettivo è quello di peggiorare la situazione attuale stravolgendo i servizi di emergenza, esponendo i pazienti e operatori a rischi inutili.

Il Direttore Generale in realtà, prevede di migliorare i sevizi mandando in “missione“ il personale di un presidio ad effettuare interventi delicati ed a alto rischio per i pazienti critici ed instabili, in un altro presidio dove non lavora abitualmente e non conosce nulla. Diminuendo così le Unità Operative per l’ urgenza da due ad una (???).

Attualmente sta già accadendo per l’ Endoscopia dove per ora a spostarsi è solo il dirigente medico, ma l’intenzione del nostro Direttore sembrerebbe quella di voler “movimentare“ anche il personale infermieristico o tecnico, tant’è che anche nel progetto appena elaborato per i pazienti con l’ infarto (Emodinamica) viene chiaramente specificato e lo stesso è riproducibile per l’ Angiografia.

Facile sarebbe affrontare il problema solo dal punto di vista etico e morale, lo faremo poi.

Ora è indispensabile per il comparto affrontarlo “contrattualmente”:
v Comma 5 dell’ art 7 del C.C.N.L. integrativo del 29/2001: ..è costituito, di norma ( si legge di LEGGE ) dagli operatori della stessa Unità Operativa e ciò allo scopo di garantire la qualità del servizio utilizzando al meglio le professionalità per le competenze acquisite.
v Art 17 del C.C.N.L. 2001/05 nel quale si precisa con assoluta chiarezza che il servizio di pronta disponibilità deve essere specifico per ogni presidio, e non può essere in comune tra presidi diversi (nota della CIMO 30 luglio 2015)
v Sito della FP-CGIL alla pagina Quesiti: Non è possibile essere messi in turni di reperibilità contemporaneamente in due strutture diverse, anche trattasi di due strutture sanitarie della stessa Azienda.

Non capiamo quindi come siano attuabili i progetti proposti dalla Direzione in base alla normativa attuale che già mette in grave esposizione di rischio il servizio di Endoscopia.

Della parte economica esistono già delle proposte che la RSU ha presentato nel 2015, e sarà argomento del prossimo incontro sindacale in data 26 luglio, ma non possiamo astenerci ora dal fare anche una critica pesante dal punto di vista etico e morale.

Nel fiore della Sanità Lombarda non è possibile immaginare che un cittadino si rechi in un grosso ospedale pubblico milanese e si senta dire che, per le cure urgenti necessarie, deve o aspettare l’ equipe di un altro ospedale , che magari è già impegnata, che usa materiali e macchine differenti, che non conosce la struttura, che non conosce i servizi, i reparti, i colleghi e tanto altro ancora oppure, nella migliore delle ipotesi, sentirsi dire: deve essere trasferito di qua o di là in base a chi resta aperto.

Non siamo mica un Market!! Un “cittadino” può fare a meno del latte in piena notte o nei giorni festivi, ma non puo’ sentirsi male e trovare le “porte chiuse” dell’ ospedale di competenza.

A Milano invece aprono i supermercati anche di notte e chiudono i servizi salva vita negli ospedali pubblici…. per sempre… a vantaggio della Sanità privata convenzionata … NON resteremo a guardare..


IL CLO USIS – Ospedale San Carlo Borromeo

Via Pio II, 3 – 20147 Milano

tel/fax 02 40222581

e-mail ilclo@tiscali.it


Milano 24 luglio 2016

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