U.P.D. = Ufficio Persecuzione Dipendenti

Sconfitto per la sentenza di condanna dell’amministrazione che è stata costretta a reintegrare al lavoro Raffaele Trizio, al gruppo dirigente leghista del S. Paolo non è rimasta che la consolazione di una rappresaglia sui delegati USI che il 21 maggio scorso protestarono in prima persona per i licenziamenti di due operatori sanitari e per il tentativo di introdurre nelle corsie gli infermieri tramite le agenzie interinali.

Nel prendere atto della sospensione dal servizio e dalla retribuzione per 11 giorni, vogliamo ringraziare l’amministrazione del San Paolo ed in particolare l’UPD (ufficio persecuzione dipendenti) nelle persone di Donato Vigezzi, Sergio Tadiello e Roberto Viganò per averci messi in vacanze forzate per 11 giorni, dal 15 al 25 ottobre. Credevamo ci fosse indicata la località turistica, ma così non è stato.
E’ per questo motivo che, adesso che abbiamo tempo libero, abbiamo deciso di organizzare presidi in giro, partendo proprio dalla palazzina dell’UPD per tenerci sempre attivi.

Ci volevano proprio questi giorni di vacanza anche per riposare perché sono sempre più gravosi i nostri carichi di lavoro a causa della carenza di personale.
L’unico nostro dispiacere è di lasciare i colleghi a lavorare anche per noi!

pao13 ago

Ringraziamo l’ospedale di questa sospensione che è un vero e proprio merito al valore sindacale, perché riconosce come noi ci siamo battuti per la difesa dei diritti dei lavoratori, contro i licenziamenti e per una maggiore dignità nel lavoro e sul lavoro.

Rivendichiamo la natura sindacale della nostra iniziativa che potrà essere compresa solo dai lavoratori e soprattutto da quelli che hanno beneficiato del nostro impegno: ricordiamoci come il Tribunale del lavoro abbia reintegrato Raffaele Trizio, licenziato illegittimamente.

Se l’amministrazione e l’UPD credevano di averci intimorito si sono sbagliati di grosso: il nostro impegno sindacale continuerà ed invitiamo i lavoratori a fare lo stesso, partecipando in prima persona a tutte le iniziative di lotta in difesa delle proprie rivendicazioni.
Solo in questo modo libereremo finalmente l’ospedale da quei comportamenti arbitrari e prevaricatori dei vari Tadiello, Vigezzi, Brusini, Viganò, in modo tale che chi dirigerà in futuro l’ospedale possa essere autorevole e mai autoritario, rispettando i diritti dei lavoratori e del sindacato.
Siamo indignati per l’arroganza che in questi anni ha manifestato l’amministrazione nel colpire sempre i lavoratori che sono i soggetti più deboli, quando invece è rimasta inerte in tutte le situazioni dove aveva di fronte interessi forti come nelle vicende relative alla Dental Building, all’appalto mensa, all’interruzione di pubblico servizio presso il Pronto Soccorso recentemente allagato a seguito di lavori male eseguiti oppure alle tante inaugurazioni in pompa magna di reparti mai aperti.

paolaccio

Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità ed abbiamo una faccia sola, ma quello che diciamo facciamo. I Lavoratori lo sanno e lo sa anche Tadiello.
Lui invece le promesse non le mantiene mai, quel poco che firma il giorno è carta straccia ed insomma è proprio una bella faccia ……….. doppia.

Mercoledì 15 ottobre alle ore 8.30 – Presidio presso la palazzina della Kinesiterapia, sede anche dell’UPD, via Famagosta 46

Venerdì 17 ottobre, «sarà un risotto che vi seppellirà», Cena a sostegno dei delegati sospesi ore 20.00 al Centro Sociale Micene

Milano, 13/10/14

 


 

Serata solidale riuscita

Al centro Micene di Milano si è svolta venerdì 17 ottobre l’annunciata iniziativa di solidarietà per i compagni Pino e Giovanna vittime della repressione del San Paolo che li ha puniti con 11 giorni di sospensione a testa. La serata, organizzata dal Coordinamento della Sanità per la costituzione di una “cassa di solidarietà“, ha avuto una buona riuscita, soprattutto per la presenza di un centinaio di convenuti che ha consentito una raccolta di fondi intorno ai mille euro. Molto buono, oltre al cibo, il clima conviviale.

art. presidio UPD

C’è stato spazio anche per interventi da parte di Nicola d. L., Pino e Giovanna del San Paolo, Gianni del San Carlo, Angelo P. e una lavoratrice della RSA Saccardo (struttura di assistenza ospedaliera sotto attacco) che hanno ricordato lo scopo della iniziativa, l’attacco pesante alla sanità e le iniziative che sta sostenendo il Coordinamento. Sono seguiti ad allietare la serata cori spontanei e la musica e le canzoni di Andrea Labanca, un cantautore che ha voluto dare il suo contributo.

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