Unione Sindacale Italiana e Unione Sindacale di Base

Il nuovo soggetto sindacale che si costituirà il 21-22-23 maggio a Roma, sulle ceneri dell’ex Patto di Base e che sarà composto da RdB, SdL e alcuni settori della ex Cub sembra aver già scelto il nuovo nome: Unione Sindacale di Base. Se così è, che dire? E’ una  evidente “indelicatezza” nei confronti di chi, come noi, milita in un’altra Unione Sindacale (l’U.S.I.), un sindacato che ha quasi cento anni di storia, un patrimonio di dure lotte e un’idealità dedicata totalmente alla causa dell’emancipazione dei lavoratori. Magari una piccola cosa rispetto a episodi ben più gravi, come l’aggressione a nostri compagni da parte di un piccolo ras locale di RdB avvenuta a Carreggi, aggressione che la dirigenza nazionale di RdB non ha condannato e dalla quale nemmeno ha ritenuto valesse la pena di dissociarsi pubblicamente. Piccola cosa sarebbe, ma segnale di ben altro. Segnale ad esempio di una noncuranza verso l’identità e le tradizioni d’altri che è in bilico tra arroganza e ignoranza, ma forse, ancora più di mentalità e pratiche cripto-staliniste tipiche di altre epoche, laddove era lecito, anzi doveroso annientare l’avversario, che era tanto più nemico quanto più era “vicino” ovvero teoricamente dalla stessa parte della barricata contro l’avversario di classe. Così avvenne a Kronstadt e in Ucraina durante la rivoluzione russa, così avvenne in Spagna durante quella spagnola. Forse esageriamo e comunque non abbiamo nessun copyright sulla sigla Unione Sindacale, già altri la usano in maniera impropria e diversa da come facciamo noi.  Anzi, potremmo augurarci che questa scelta “contagi” la vostra nuova organizzazione, allontanandola da un modello sindacale fino ad oggi perseguito che sa di vecchio e dove prevalgono la contabilità delle tessere, l’accaparramento dei distacchi, il funzionariato  a vita e retribuito rispetto ad ogni considerazione di reale democrazia di base. Aspettiamo e vedremo. Noi andiamo avanti per la nostra strada, il nuovo soggetto definirà la sua. Abbiamo qualche dubbio che, viste le premesse, vadano nella stessa direzione.  Per l’Unione Sindacale Italiana Il segretario nazionale Guido Barroero

(n.d.r.) così come i fascisti celebrano Filippo Corridoni quale figura sindacale ispiratrice delle politiche sindacali delle organizzazioni filofasciste, anche l’appropriazione della sigla Unione Sindacale ….. sulla quale fino ad ora ambienti del sindacato di base ha sempre guardato con disprezzo, rappresenta un fine unico: di ricostituirsi una credibilità utilizzando figure o sigle “pure”, alle quali guardare o indentificarsi, senza correre il rischio di essere giudicati per i fallimenti del proprio passato. Non sarà la figura di Corridoni in un caso, ne la sigla gloriosa e pura nell’altro, a cancellare la vera natura di chi ne farà uso strumentale. Ariis Dino

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