Sulle provocazioni fasciste in Slovenia

La cerimonia commemorativa indetta dall’ass. Promemoria presso il monumento ai caduti partigiani di Lokev il 23 maggio 2009, in concomitanza con la provocatoria commemorazione di presunti “infoibati” fascisti, nazisti e/o collaborazionisti nella grotta Golobivnica, organizzata dall’Unione degli istriani, ha visto una partecipazione che è andata al di là delle previsioni e si è svolta come preventivato e nella più assoluta calma, anche se pervasa da sentimenti di dolore e rabbia. Con essa abbiamo voluto portare la nostra solidarietà, in particolare degli antifascisti di nazionalità italiana, ai paesani, gravemente insultati e offesi dalle provocazioni dell’Unione degli istriani, e sottolineare come la lotta al risorgente fascismo vada al di là di frontiere e appartenenze nazionali. Dopo aver deposto omaggi floreali e uno striscione con la scritta “Antifascisti italiani – ora e sempre Resistenza” presso il monumento ai caduti e  dopo due brevi allocuzioni in italiano e sloveno, i partecipanti, tra i quali una delegazione di antifascisti lubianesi, hanno preso parte alla conferenza stampa indetta dagli antifascisti locali. Condividendo la loro presa di posizione sul fatto che questa è stata l’ultima volta che venivano tollerate simili provocazioni, abbiamo anche posto le basi per una proficua collaborazione tra antifascisti di Italia e Slovenia.
Per quanto riguarda la provocazione dell’Unione degli istriani, constatiamo che l’epiteto di “prekleti fa_isti«(maledetti fascisti) lanciato nei confronti dei partecipanti da un’indignato abitante del luogo è del tutto giustificato, vista anche la indisturbata presenza tra di essi del responsabile per Muggia  del Movimento sociale – Fiamma tricolore (il cui segretario nazionale “non ha elementi per affermare l’esistenza delle camere a gas nei lager nazisti”) nonché  portavoce triestino del Veneto fronte skinheads, Stefano Odorico, che il 25 aprile ’09 si è esibito in saluti romani ad una celebrazione alla “foiba” di Basovizza, che in questa occasione indossava una maglietta del movimento neonazista e razzista europeo “Blood and honour” (Sangue e onore), il cui nome porta anche tatuato su una gamba. Lasiamo a ognuno trarre le opportune conclusioni sul fatto che costui (e non era il solo di questo tipo) ha preso parte alla cerimonia accanto a rappresentanti ufficiali delle istituzioni dello Stato italiano, come il sottosegretario all’ambiente Menia (peraltro uso baciare la bandiera della Repubblica sociale italiana durante cerimonie ufficiali), il console italiano a Capodistria, il rappresentante e diversi membri del Consiglio comunale triestino, un membro del Consiglio provinciale triestino e uno del Consiglio regionale del Friuli – Venezia Giulia.
Preannunciamo inoltre l’avvio di un procedimento legale nei confronti del legale rappresentante dell’Unione degli istriani, che in un suo comunicato stampa ha definito “negazionista” il presidente della nostra associazione.  

Promemoria
Associazione per la difesa dei valori dell’antifascismo e dell’antinazismo
Dru_tvo za za__ito vrednot protifa_izma in protinacizma
e-mail:  promemoriats@virgilio.it

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