Solidali al popolo Mapuche

SOLIDARIETÀ ALLA POPOLAZIONE MAPUCHE E AL MOVIMENTO ANARCHICO ARGENTINO, PER SANTIAGO MALDONADO E RAFAEL NAHUEL UCCISI DALLO STATO ARGENTINO

Il 1 di agosto nella provincia di Chubut, nella Patagonia argentina, appartenenti alla comunità indigena Mapuche, assieme a solidali, hanno bloccato una strada vicino alla sede locale della Benetton – tra le più importanti nel paese per quanto concerne la proprietà fondiaria – per protestare contro l’acquisizione del territorio Mapuche da parte della grande multinazionale.

La polizia ha attaccato la manifestazione sparando mentre i manifestanti cercavano di difendersi come potevano. Durante l’operazione di polizia l’anarchico Santiago Maldonado è stato arrestato, caricato con violenza su un furgone bianco –come testimoniato da molte persone – e portato via. Da allora è risultato disperso, desaparecido.
Il suo corpo è stato trovato in un fiume in Patagonia due mesi dopo: un brutale ricordo delle 30.000 persone che risultarono desaparecidas durante il periodo della Junta, la dittatura militare guidata dai generali Videla, Massera e Agosti.

Il rapimento e l’uccisione del compagno Santiago Maldonado ha innescato forti mobilitazioni in Argentina. Lo Stato e la polizia hanno negato ogni responsabilità, mentre i media hanno avviato una campagna mirata a criminalizzare le comunità Mapuche resistenti e gli anarchici. La propaganda insinuava teorie cospiratorie sulla scomparsa di Maldonado e indicava tutti coloro che si oppongono ai piani padronali, e specialmente gli anarchici, come i “nemici interni”.

Le comunità indigene Mapuche – in Cile e Argentina – stanno lottando per difendere il proprio territorio dalla depredazione e dalla distruzione condotta dalle grandi multinazionali a cui vengono date queste terre dallo stato. Questi sono gli stessi territori che sono stati sottratti alle popolazioni indigene attraverso una serie di guerre e genocidi fin dai tempi dei Conquistadores del continente Americano. I Mapuche, nella loro lotta, hanno affrontato persecuzioni, prigionia e violenza sia dei meccanismi repressivi statali sia delle bande paramilitari che operano per conto dei padroni su entrambi i versanti delle Ande.

A Chubut una larga parte della comunità Mapuche reclama i propri territori. Questi sono ora ufficialmente di proprietà della Benetton equivalenti a un terzo del totale di novecentomila ettari che la multinazionale ha comprato in tutto il paese.
Santiago Maldonado è stato ucciso perché, come anarchico, ha scelto di opporsi e lottare al fianco del popolo indigeno, di schierarsi al fianco degli esclusi e contro gli sfruttatori e i loro piani distruttivi.

Rafael Nahuel era un giovane di origine Mapuche membro di un gruppo chiamato Coletivo Al Margen.Il 25 novembre 2017, in occasione del funerale di Santiago Maldonado, le forze di polizia hanno organizzato uno sgombero nel territorio Mapuche. Le persone presenti sono state colpite da proiettili di gomma e di piombo. Una donna e Rafael Nahuel sono stati colpiti. Quest’ultimo è stato ucciso.

Gli/le attivisti/e Mapuche e altri/e che si oppongono a questi progetti sono stati/e additati/e come “terroristi/e” dallo stato nel tentativo di indebolire il supporto nei loro confronti e giustificare ulteriori operazioni repressive. In particolare il “Rapporto RAM”, preparato dal Ministero della Sicurezza Nazionale argentino congiuntamente ai governi delle province patagoniche, prepara la strada ad una gravissima montatura repressiva sostenendo l’esistenza di un complotto terroristico che coinvolge organizzazioni Mapuche, organizzazioni politiche, sociali e sindacali, tra cui anche la Federazione Libertaria Argentina, che fa parte dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche.

Esprimiamo la nostra solidarietà a chi, in Argentina come nel resto del mondo, resiste alla repressione dello Stato per la costruzione di un mondo di liberi ed eguali e lotta con le comunità Mapuche che stanno difendendo la propria terra dallo sfruttamento delle élite economiche, e dai moderni conquistadores della Benetton.

 

Federazione Anarchica Reggiana – FAI
Usi-Ait sezione di Reggio Emilia

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