Il Laboraf, non è altro ché i laboratori analisi dell’Ospedale San Raffaele, infatti sono stati esternalizzati nel 2002, ma al HSR sono intimamente legati, la proprietà è la stessa.
Attualmente il laboraf, oltre che al servizio del HSR, sia per i pazienti ricoverati che per i centri prelievi serve anche alcuni altri piccoli ospedali ed ha dei propri punti prelievo.

Lo sciopero era stato votato in un’assemblea generale dei lavoratori, lo scorso dicembre, chiedendo che venisse fatto un ultimo tentativo con l’amministrazione per cercare di addivenire ad un accordo, a seguito del fallimento di quest’ultimo tentativo, nuovamente in assemblea i lavoratori hanno deciso per lo sciopero.

Le ragioni principali che hanno portato a questo sciopero sono le seguenti:
Formazione e Aggiornamento Professionale: da una parte abbiamo l’obbligo della formazione dall’altra si assiste al non volersene fare carico pretendendo che i lavoratori facciano da se.
Organici: colmare le carenze di personale, ovvero decidere l’assunzione dei diversi lavoratori con contratti precari e di varie tipologie, anche da diversi anni, senza i quali non sarebbe possibile far funzionare i laboratori.
Economiche: si una maggiore equità tra le diverse figure professionali presenti.

Il presidio ha visto anche la partecipazione, solidaristica, di alcuni lavoratori dell’HSR.

Uno striscione con la scritta “laboraf on strike” è stato calato dall’alto della palazzina dove ha sede il laboraf.

I lavoratori nella tarda mattinata hanno deciso un corteo interno che dopo aver percorsi gli spazi del Laboraf si è recato anche presso l’HSR, con una sosta davanti agli uffici della presidenza (ricordiamo che è la stessa sia per Laboraf che HSR), quindi ha attraversato le accettazioni, per tornare infine, dopo un percorso interno, allo spiazzale davanti l’ingresso del Laboraf.

Qui, il presidio si è sciolto ed i lavoratori si sono dati appuntamento giorno 1 aprile, data nella quale avevano già deciso per un’assemblea generale dei lavoratori Laboraf.

angelo