Parma: Blitz Confindustria

29 Aprile 2015
SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI
Renzi, Poletti, Sacconi applicano alla lettera i diktat della Troika e di Confindustria: un taglio alle tutele dei lavoratori senza precedenti, lo smantellamento di fatto dello statuto dei lavoratori e dei suoi diritti più fondamentali. Renzi e Confindustria con le politiche sul lavoro creano le condizioni per una nuova forma di schiavitù decretando nello stesso tempo una crisi profonda del più grande sindacato europeo e dei suoi dirigenti incapaci di contrastare efficacemente l’azione di governo.
NO ALLO SMANTELLAMENTO DELLO STATUTO DEI LAVORATORI, 
NO ALL’IMPOVERIMENTO DEI LAVORATORI, NO ALLA PRECARIETÀ A VITA, 
NO ALLA NEGAZIONE DI UN FUTURO CERTO PER I GIOVANI 
NO JOBS-ACT 
PER LA DIFESA DELL’OCCUPAZIONE E LA TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI, PER IL DIRITTO AL LAVORO SICURO PER TUTTI, PER UN SALARIO DIGNITOSO E GARANTITO, PER UN SINDACATO LIBERO E NON IMPOSTO DALL’ALTO


La politica estera del governo è totalmente asservita ai poteri economici, industriali e finanziari trans-nazionali che, per realizzare sempre maggiori profitti attraverso il controllo di vaste porzioni di territorio e conseguentemente il controllo di chi vi vive, non esitano ad aizzare i popoli gli uni contro gli altri. Il prezzo da pagare è altissimo in termini di vite umane e grava unicamente sulla popolazione inerme. Contro tutti i conflitti per il controllo politico-economico delle nazioni e in solidarietà alle popolazioni che combattono per la propria autodeterminazione in Palestina, Rojava e Donbass. Per l’estensione dei diritti di cittadinanza prescindendo dal luogo di nascita, per gli immigrati in cerca di lavoro, rifugiati politici e gli esuli a causa dei conflitti in corso.
CONFERMIAMO IL RIPUDIO ALLA GUERRA 
E L’ABBATTIMENTO DI TUTTE LE SPESE MILITARI: DALLE MISSIONI ALL’ESTERO ALL’ACQUISTO DEGLI F35 E LE INSTALLAZIONI DELLE ANTENNE AD USO MILITARE 
L’austerità imposta dai poteri economi e finanziari europei pongono le condizioni per il riaffacciarsi di sentimenti nazionalisti e razzisti. Lega Nord, Casa Pound, Fratelli d’Italia e Forza Nuova in Italia come anche il Fronte Nazionale in Francia e Alba Dorata in Grecia altro non sono che nuove forme di Fascismo. Oggi contro le istituzioni politiche domani contro i lavoratori.
NO ALL’INDIFFERENZA
NESSUNA CITTADINANZA AL NEO-FASCISMO
Il debito pubblico non è causato dall’incapacità dello Stato di pagare le fatture ai fornitori di beni e servizi, questa è una conseguenza. il vero problema è la continua necessità dello Stato di ottenere nuovi prestiti, una enorme cifra di denaro presa da banche, assicurazioni e fondi pensioni. A pagarne le conseguenze sono i cittadini. La sanità a livello nazionale e locale, nello specifico a Parma, è disastrosa. A Parma l’azienda ospedaliera ha tagliato i posti di lavoro, ridotto i giorni di lavoro se i posti letto occupati sono minori rispetto a carichi standard, introducendo contratti a tempo determinato e bloccando le graduatorie di concorso sia per gli O.S.S. che per il settore infermieristico.L’Europa del libero mercato chiede di privatizzare tutti i servizi pubblici: l’assistenza sanitaria, l’istruzione e la previdenza sociale non devono generare profitto, ma benessere e progresso e vanno sostenuti con il contributo di tutti i cittadini secondo le proprie possibilità, secondo il proprio reddito. 
NON SIAMO COMPLICI DEL PROFITTO A TUTTI I COSTI. LA SALUTE, L’ISTRUZIONE E UNA GIUSTA PENSIONE SONO UN DIRITTO. 
PER LA DIFESA DELLA SANITÀ, DELLA SCUOLA E DELLA PREVIDENZA PUBBLICHE E GRATUITE PER IL DIRITTO ALLA CASA E LA TUTELA DEL TERRITORIO
BASTA RIMANERE ISOLATI E RICATTATI! UNIAMOCI PER AFFERMARE LA NOSTRA COSCIENZA DI LAVORATORI E LIBERI CITTADINI, PER DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI, PER COSTRUIRE UNA PIÙ GIUSTA SOCIETÀ E UN FUTURO MIGLIORE
SCIOPERO GENERALE CITTADINO
PER UN FRONTE UNICO DI CLASSE 
VENERDÌ 15 MAGGIO 2015
CONCENTRAMENTO ORE 9:30 BARRIERA SAFFI


da ParmaToday

Sciopero 15 maggio | Blitz all’Unione Industriali: “No licenziamenti e Jobs Act’

Sciopero 15 maggio | Blitz all’Unione Industriali: “No licenziamenti e Jobs Act’

 

Erano le 13.15 circa quando una quindicina di attivisti dei gruppi Usi/Ait, Pcl, Fai e Cub sono entrati all’interno del cortile dell’Upi per distribuire volantini e per fare interventi al megafono contro la disoccupazione e in sostegno ai lavoratori delle fabbriche in lotta

Blitz di lavoratori ed esponenti dei sindacati di base la mattina del 29 aprile presso la sede dell’Unione Industriali in strada al Ponte Caprazzucca. Erano le 13.15 circa quando una quindicina di attivisti dei gruppi Usi/Ait, Pcl, Fai e Cub sono entrati all’interno del cortile dell’Upi per distribuire volantini e per fare interventi al megafono contro la disoccupazione e in sostegno ai lavoratori delle fabbriche in lotta, a partire dalla Tecnopali. Sono stati distribuiti volantini sullo sciopero cittadino -indetto dall’Usi e dalla Cub e sostenuto dalla sigla ‘Fronte per l’unità di classe’ – ed è stato appeso uno striscione contro il Jobs Act del Governo Renzi alla finestra al primo piano dell’edificio. Gli attivisti, vestiti da operai, hanno usato una scala per arrivare ad attaccare lo striscione. Sono state posizionate anche due bandiere ai lati della targa dell’Unione Industriali.

IL VIDEO 

“Rompiamo la pace sociale, sciopero generale -ha detto un manifestante al mefagono. Il Governo Renzi ha definito gli imprenditori i nuovi eroi de Terzo Millennio. Ma queli eroi, gli imprenditori sono i principali responsabili della disoccupazione in Italia e a Parma, dove ci sono 17 mila disoccupati, 2.700 dei quali derivano dai licenziamenti nelle industrie a causa delle politiche di delocalizzazione. Non dimentichiamoci delle lotte della Spx nel 2008, degli esuberi della Cft ritirati e della Tecnopali, in mobilitazione e che recentemente hanno occupato la propria fabbrica”. 

 

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