#14N a Parma

 

piazza Garbibaldi ore 9.30 presidio

STOP JOBS ACT
STOP TAGLI AL WELFARE
STOP PRIVATIZZAZIONI
STOP PIANO SCUOLA E CASA
STOP TAGLI ALLA SANITA’

* Ripristino scala mobile * Riduzione degli anni per la pensione * Rinnovo di tutti i CCNL scaduti * Lotta alla disoccupazione: garantire lavori socialmente utili; riduzione orario lavorativo a parità di salario * Sistema di equo-canone per l’affitto e le bollette * Abolizione “Piano-Casa” di Renzi * Controllo diretto dei lavoratori (autogestione) delle aziende che chiudono o delocalizzano * Abolire le spese militari (F35, MOUS, ecc.) reinvestendole per il sociale * No alle “grandi opere” (nazionali e locali), riutilizzo dei soldi per il riassetto idro-geologico e manutenzione delle vie di comunicazione esistenti * Difesa dell’Art. 18 e di tutto lo Statuto dei Lavoratori * Diritti di cittadinanza a prescindere dal luogo di nascita 


Assemblea sciopero politico cittadino: PCL sez. “Frida Khalo”, Azione Proletaria, USI sez.Parma, Gruppo Anarchico “Cieri”- FAI, CUB Parma


Evento facebook


su ParmaToday 

 


 

 

Report sciopero:

 

Ieri per L’USI-Parma è stata un’altra ottima giornata. 
Non sazi dell’occupazione della Torre Libertaria e delle tante iniziative fatte fino ad ora, ieri abbiamo fatto una delle attività che più ci piace: scioperare. E ne avevamo tanti motivi, se pensiamo ai provvedimenti antipopolari di questo governo avallati (vedi la famigerata legge sulla rappresentanza sindacale) prima da quegli stessi sindacati confederali che oggi sono presi a calci da chi hanno prima blandito.E per questo se li meritano tutti. 
Una settantina di compagni ha partecipato al Presidio in Piazza Garibaldi. A Parma, come sta succedendo da alcuni anni a questa parte, gli altri sindacati di base hanno di fatto abbandonato la piazza, chi per difficoltà oggettive, chi per fastidio…un po’ ci dispiace, un po’ così va il mondo…
Ragion per cui, il presidio era composto da USI e da quei lavoratori e gruppi che hanno la coscienza di classe come elemento caratterizzante e che guardano sindacalmente a noi e tra cui c’è rispetto: gruppo anarchico Cieri-FAI, PCL, Azione Proletaria, Rete Diritti in Casa.Sarà nostro compito da…oggi continuare a muoverci per ampliare il Fronte coinvolgendo fattivamente su queste tematiche alcune realtà per noi interessanti localmente oggi purtroppo assenti. 
Il presidio è stato molto combattivo, e ad un certo punto si è spostato sotto l’entrata del Comune, reclamando con determinazione lo sblocco della trattativa per la sede, che ci spetta. All’Amministrazione grillina è stato ricordato che con l’USI, che ora si trova nella liberata Torre, ci si deve confrontare.Che lo voglia o no.

USI-AIT PARMA


 

da Parmatoday:  

Sciopero generale, presidio in piazza Garibaldi: “Stop al Jobs Act e ai tagli al Welfare”

Oggi è il giorno dello sciopero generale dei sindacati di base. A Parma e provincia hanno proclamato l’astensione dal lavoro i sindacati Usi/Ait e Cub, oltre che l’Orsa per quanto riguarda il settore dei trasporti. Dalle ore 9.30 in piazza Garibaldi è in corso un presidio informativosulle ragioni dello sciopero, che prevede in diverse città italiane cortei e presidi: la protesta dei manifestanti è rivolta contro il Jobs Act e contro i tagli al Welfare, così come contro quelli alla sanità pubblica. Gli attivisti stanno distribuendo volantini ed interventi al megafono.

“Siamo qui in piazza -dichiara un lavoratore iscritto a Usi Sanità- per protestare contro il Governo Renzi e il Jobs Act, contro i tagli al sociale e alla sanità. Anche a Parma, all’Ospedale Maggiore, come in tutta Italia, i tagli si fanno sentire: siamo costretti a saltare i turni di riposo. Non vengono fatte nuove assunzioni e il personale non è sufficente per coprire tutto il lavoro. Si sentono invece i tagli al settore”.

TORRE LIBERTARIA. Dopo il presidio per lo sciopero generale gli aderenti all’Usi, insieme alle altre realtà del territorio che hanno occupato il Torrione di viale dei Farnese, 23 si sono spostati davanti all’ingresso del Comune di Parma. I Carabinieri in assetto antisommossa ha impedito ai manifestanti, che chiedevano un incontro al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, di entrare. Davanti all’ingresso è stato aperto lo striszione dell’Unione Sindacale Italiana e sono stati accesi alcuni fumogeni. Slogan come “La Torre Libertaria non si tocca, la difenderemo con la lotta”. Ma l’Amministrazione non ha concesso l’incontro per oggi ma il tavolo di mediazione, attraverso la Prefettura, dovrebbe essere aperto a breve. 

 

Video: Sciopero, la protesta dell’Usi davanti al Comune

“La Torre libertaria non si tocca la difenderemo con la lotta!”

http://www.parmatoday.it/cronaca/video-sciopero-sociale-tensioni.htm

 

Repubblica.it Parma: Presidio in piazza Garibaldi: “Stop Job Act” [Fotogallery]
Presidio in piazza Garibaldi: "Stop Job Act"
 

RossoParma: #14N #scioperosociale , anche a Parma il presidio di #incrocialebraccia contro il Jobs Act. E contro Pizzarotti

 

Presidio #incrocialebraccia a ParmaPresidio #incrocialebraccia a ParmaAd aderire è la cosiddetta sinistra antagonista. Una piazza Garibaldi come sempre assorta nei propri pensieri ha visto riunirsi sotto lo striscione “la lotta è di classe” le migliori intelligenze conflittuali cittadine, e quindi Usi, Fai, Pcl, Cub e tutte quelle realtà politiche e sindacali non concertative con l’attuale governo. Il Jobs Act incombe, ma è in generale il piano dei diritti ad essere messo in discussione: quello alla casa, ad una sanità pubblica, a dei servizi che devono essere ad appannaggio di tutti.
” Questo sciopero sociale – dice Mirco del Pcl nel megafono – vuole promuovere un recupero del potere d’acquisto dei salari, della democrazia nei posti di lavoro. Qui a Parma, in particolare, abbiamo scelto di fare un presidio anche contro l’amministrazione comunale, che all’inizio del 2012 si era proposta come alternativa al sistema, ma che in realtà invece che spingere il cambiamento sta agendo come un ragioniere contabile che destina fondi per colmare i debiti delle amministrazioni precedenti, dando milioni e milioni a grandi imprese e banche, e tagliando per fare questo i servizi sociali o aumentando le tasse dei cittadini”.

Ad ascoltarlo una vasta platea di anarchici, che hanno unito la battaglia di #incrocialebraccia a quella per il riconoscimento di dignità all’occupazione della Torre Libertaria, a cui a tutt’oggi è stata staccata l’energia eletttrica ( LEGGI ).
Se a Parma il presidio è di una cinquantina di presenti è anche per il fatto che sono in molti i nostri concittadini che hanno appoggiato lo sciopero a Milanosia nel corteo antagonista, sia in quello Fiom. Scontri si sono registrati a Padova e a Milano, ma per quel che emerge ad ora, nulla di drammatico. Ad aprire il corteo della Fiom, a Milano, la stessa Susanna Camusso che ai giornalisti ha dichiarato: “la partita sul Jobs Act non è affatto chiusa”. Al suo fianco il segretario di categoria Maurizio Landini. In testa al corteo anche la minoranza Pd, i parlamentari Barbara Pollastrini( Pd ), Giorgio Airaudo (Sel), Stefano Fassina ( Pd ), e Nichi Vendola ( Sel ).
I nostri Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini erano invece al congresso delle Coop, seduti davanti ad Antonio Costantino e di lato a Federico Pizzarotti.


Torre Libertaria, assedio gentile al Comune : “la Torre non si tocca, la difenderemo con la lotta”

Torre Libertaria, gli anarchici della fai davanti al Comune: assieme a loro sindacati di base e Partito Comunista dei LavoratoriTorre Libertaria, gli anarchici della fai davanti al Comune: assieme a loro sindacati di base e Partito Comunista dei LavoratoriAi margini dello #scioperosociale si è avuta anche una nuova manifestazione di protesta a favore dell’occupazione di strada dei Farnese 23.

L’occupazione è al centro di una polemica strisciante, di quelle che si vorrebbero tenere sottotraccia ( LEGGI tra l’amministrazione Pizzarotti e gli anarchici del Fai, con i secondi che però stanno trovando maggiore solidarietà e simpatia.
E così, terminato il presidio concomitante a #14N #incrocialebraccia #scioperosociale ecco che i manifestanti si sono portati davanti all’ingresso dell’ Albo Pretorio: cori di protesta, interventi dall’altoparlante, qualche fumogeno acceso. Niente di violento, anzi. Lo scopo era di rendere impossibile una far finta di niente che sta accompagnando la giunta sul tema “Torre Libertaria”.
Federico Pizzarotti non poteva però incontrarli: negli stessi momenti era con Antonio Costantino al congresso cittadino di Legacoop, assieme ai parlamentari Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini.


” Noi abbiamo approffittato – ci racconta Massimiliano, sindacalista Usi – di questo sciopero sociale per ricordare a questa amministrazione che è un suo dovere incontrarci: l’occupazione è un dato di fatto, noi siamo lì e non intendiamo uscire gratis”.
Due anni di attesa per avere una sede sono decisamente troppi anche per le persone più pazienti. Alla fine della trattativa arriva un accordo per un tavolo a tre, con le parti in gioco ed il Prefetto a fare da mediatore.

Intanto per domani, dalle 15 e 30, è prevista la mostra degli studenti del Liceo Artistico di fronte : si chiamerà Toskaccio, e promette bene. Sarà questo che da fastidio a Pizzarotti e Paci? Che una cosa sia culturalmente interessante e socialmente utile senza che a loro sia stato chiesto il permesso e senza che ci potessero mettere sopra nemmeno un po’ di cappello politico? A giudicare dall’intransigenza dei comportamenti parrebbe di sì.

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