No base Hems all’ospedale San Carlo Borromeo di Milano

L’USI Sanità dei 2 Presidi Ospedalieri San Paolo e San Carlo di Milano porta a conoscenza i Lavoratori tutti e la cittadinanza della “RACCOLTA FIRME” per contrastare il trasferimento della base H.E.M.S. (helicopter emergency medical service) dalla sede attuale nell’aereoporto civile di Bresso, all’interno del giardino dell’ospedale San Carlo di Milano.

 

Questa scelta, voluta dal Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo Dott. M.Salmoiraghi e dal Direttore Generale dell’AREU (azienda regionale emergenza urgenza) Dott. A. Zoli, motivata unicamente dal contenimento della spesa pubblica metterà a serio rischio la salute e la sicurezza dei pazienti ricoverati, degli operatori sanitari e dei cittadini residenti nei paraggi dell’ospedale.

Perchè un conto è avere una semplice pista di atterraggio già esistente (poco utilizzata ma comunque costata intorno ai 180.000 €), altro è la costruzione di una nuova base di elicotteri che sottointende una attività di volo 24 ore su 24, che “consentirà ad un elicottero di stare fermo di rinforzo e ad un altro di decollare o atterrare. Accanto alla pista, verrà collocato l’hangar da oltre 1.000 metri quadrati” per il ricovero ed il deposito degli elicotteri; una officina meccanica per la prova e riparazioni degli stessi; un deposito di carburante per il rifornimento; “dalla piazzola partiranno tre-quattro voli giornalieri in tutto il sud ovest della Lombardia”.

Tutto questo progetto è inconcepibile ed assurdo visto che dal 2020 la normativa europea prevede l’impossibilità di mantenere parcheggiati i veivoli all’interno degli ospedali. In pratica dovranno solo atterrare all’interno della struttura ospedaliera, ma poi sostare in basi attrezzate, lontani dalle migliaia di pazienti, utenti, operatori e lontani da centri abitati.

Ma come si fa a costruire un eliporto, che di per sé viene considerato ad elevato rischio d’incendio, in una struttura ospedaliera anch’essa con elevato rischio d’incendio? Deposito di carburante vicino agli impianti dei gas della cucina o dei magazzini della farmacia con lo stoccaggio del materiale infiammabile?

 

Senza contare che la costruzione della base per gli elicotteri provocherà un impatto elevato sia sul parco in termini di ulteriori abbattimenti di alberi e sottrazione di aree di relax, sia sui pazienti disturbati da continui rumori in quanto le facciate delle stanze di degenza sono costruite e composte per l’ 80 % da grosse vetrate e vecchi infissi mai sostituiti dagli anni ’60.



Per questi motivi l’ USI Sanità dell’ospedale San Paolo e il CLO-USI dell’ospedale San Carlo hanno in data 16/11/2016 diffidato formalmente la Regione Lombardia, la Dirigenza dell’ASST Santi Paolo e Carlo, la Dirigenza dell’AREU, l’Ente dell’Aviazione Civile e tutti i vari Organi a dare attuazione alla base permanente degli elicotteri (H 24) all’interno dell’ospedale San Carlo Borromeo.

 


RITENIAMO QUESTA NOSTRA DIFFIDA NON SUFFICIENTE COME PURE QUESTA RACCOLTA DI FIRME CHE STIAMO PROMUOVENDO SE LE STESSE NON SARANNO SUPPORTATE DA AZIONI DIRETTE E CONCRETE DA PARTE DEI LAVORATORI, DALLE FORZE SINDACALI, ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, CITTADINI E DA TUTTI COLORO CHE HANNO A CUORE LA SALUTE, LA PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Milano, Dicembre 2016

USI Sanità Ospedale San Paolo

CLO – USI Ospedale San Carlo Borromeo

in allegato modulo raccolta firme per chi fosse intenzionato a darci una mano e o a collegarci per future iniziative:

iilclo@tiscali.it (Gianni ospedale san Carlo);

usis@libero.it (Pino ospedale san Paolo).

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