Le Cucine della Rivoluzione

Massenzatico (RE), 5-6-7 ottobre 2012

Davanti alla crisi economica imposta dai potenti del pianeta con la complicità attiva dei ceti politici, burocratici e sindacali diventa indispensabile allestire una risposta anche sul piano alimentare per una forte resistenza nutritiva destinata a durare nel tempo. Questo sarà l’indirizzo generale del convegno promosso dal Centro Studi Cucine del Popolo che si terrà il prossimo ottobre a Massenzatico, a 4 km da Reggio Emilia, dove fu fondata la prima Casa del Popolo in Italia nel 1893. Sarà un convegno di grande importanza che segnerà un altro punto di svolta, nella continuità di sempre, verso nuovi orizzonti di riflessione sul valore teorico e pratico, e quindi etico, della cucina sociale di matrice anarchica, socialista e sindacalista.

Una cucina allegra che si è riscoperta e riproposta grazie al lavoro straordinario realizzato dalle compagne e dai compagni di Reggio e di Massenzatico che in questi dieci anni hanno vissuto l’utopia culinaria in modo autogestito, rifuggendo da qualsiasi finanziamento pubblico. Di più: una cucina robusta che si sta affermando anche grazie al contributo originale, sempre in stile libero, proposto dagli studiosi, storici, scrittori, cuochi, giornalisti, artisti e semplici militanti che in questo decennio hanno attraversato le Cucine del Popolo.

Vogliamo ricordare per l’occasione gli indimenticabili Gino Veronelli, eccezionale anarchenologo, ed Edoardo Sanguineti, grandissimo poeta del futuro, con i quali abbiamo condiviso i piaceri della tavola, della vita e tanto altro…

Questo nuovo convegno avrà sia ospiti d’eccezione che inventori di cibi, cuochi irregolari, maghi del gusto, profeti dell’alimentazione, reszdore d’occasione, cucinieri per single e alimentazioni dell’ascesi. Non mancheranno nemmeno i Lambruschi Proibiti, l’Acqua d’Orz, le Erbe Estinte, i Liquori Proletari e tutti i piatti tipici della tavola sociale.

Un altro momento importante sarà il convegno di studi storici dove analizzeremo, la Patata nella Rivoluzione Francese, la Tavola di Bakunin, la Cucina della Comune, i Menù dell’Internazionale, l’Emporio di King Bomba, la Gastronomia della Rivoluzione Spagnola, la Mensa della Nonviolenza e via dicendo. Saranno tre giorni di incontri, conversazioni, spettacoli e di grande convivialità all’insegna della sorellanza e della fratellanza. Si partirà venerdì 5 con il classico rinfresco propriziatorio davanti alle targhe di Veronelli e di Prampolini, il sabato ci sarà il Veglionissimo Rosso che quest’anno proporrà un tradizionale menù socialista del 1900. Si chiuderà alla domenica con la classica gnoccata sociale, con le note dell’Internazionale, essendo la nostra patria il mondo intero.

Cinquecento piatti di cappelletti, mille bottiglie di lambrusco ci attendono proprio perchè la rivoluzione sarà un pranzo di gala.

Prime adesioni al convegno

Alberto Capatti, Fiamma Chessa, Alfredo Gonzalez, Valentina del Monte, Giorgio Sacchetti, Federico Ferretti, Franco Schirone, Edi Zarro, Matteo Guarnaccia, Barone Rosso della Lunigiana, Luigi Rigazzi, Bruno Bardi, Paolo Nori, Pino Cacucci, Giuseppe Caliceti, Arturo Bertoldi, Gigi Pascarella, Alessio Lega, Stefano Virgilio Enea Raspini, Paolo Rumiz, Mario Nux, Gianandrea Ferrari, Franco Cefis, Max Collini, Gli Spavaldi, Silvana Bastoli, Ivanna Rossi, Pollicino Gnus, Rosanna Figna…

La sezione USI di Reggio Emilia è entrata a far parte del Centro Studi Cucine del Popolo e quindi è promotore dell’iniziativa.

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