Intervista ad una precaria

Ed ora un’intervista fatta ad una delle tante giovani lavoratrici dei call center genovesi, nello specifico del ponente genovese, naturalmente viene fornito solamente il nome per una questione di privacy ed anche eventuali problematiche che lo stesso lavoratore ritiene potrebbe avere.

D: Allora intanto il tuo nome?

R. Giorgia

D. Età?

R. 29 anni

D. Da quanto lavori nel mondo dei call center ?

R. In totale circa 3 anni è mezzo, ma solo con questa ultima azienda sono in regola

D. Che contratto hai?

R. Apprendistato

D. Ne conosci la durata?

R. Ho saputo che sono 54 mesi…forse

D. Un periodo molto lungo, che ne pensi?

R. Non penso, se lo faccio è peggio

D. Perché fai questa affermazione?

R. Perché vivo in affitto, nell’entroterra, una casa in città è troppo costosa, così  posso avere anche un giardino, dove vivo con i miei 5 gatti il mio cane, ed il mio fidanzato, attualmente senza lavoro, mi giudicherai matta!!!

D. Perché dovrei?

R. Perché molti mi dicono che ho troppi animali, ma sono randagi che ho raccolto, dopo tutto non vado al casinò, considerando i passatempi costosi che molti signori hanno, non vedo perché una persona non possa ritagliarsi un pezzo di serenità, fatta di un giardino e qualche animale.

D. Non voglio divagare, ma non ti reputo una matta, solo che è dura con il tuo stipendio?

R. Sì, l’affitto sono 250 euro, per spostarmi in corriera, parto dalla zona alta di Chiavari, di abbonamento sono 61 euro al mese, più il cibo e le bollette non è facile, durante la giornata qualche volta salto i pasti, con la scusate per la dieta…..

D. La prendi in modo ironico?

R. Sì, perché se no, non hai altre alternative.

D. Hai mandato tanti curriculum, prima di trovare lavoro in regola?

R. Sì, ed ho lavorato molto in nero, gli esiti sono sempre gli stessi, inizi lavorando con l’illusione di essere messa in regola, ma poì grazie ed arrivederci, poi con il contratto a progetto molti ci hanno marciato…

D. Quali sono i tuoi sogni?

R. Non essendo diplomata, o laureata, da un lato penso sia meglio, il mio sogno è un lavoro a tempo indeterminato possibilmente ad 8 ore

D. Quindi non lavori ad 8 ore?

R. No, 6 ore part-time, era l’unica offerta attuale al momento dell’assunzione.

D. Scusa ma con un contratto di apprendistato a 6 ore quanto guadagni sostanzialmente, prima avevi fatto l’elenco delle spese, 250 euro, 61, ecc?

R. Se va bene 800 euro al mese, senza contare cibo, luce, gas ed acqua mi rimangono 489 euro!!!

D. Hai affermato prima nella tua risposta che non essere laureata o diplomata sia meglio? Perché?

R. Semplice alcune mie amiche od anche colleghe, che lavorano in contesti differenti od anche simili, hanno finito gli studi, avevano grandi sogni, l’idea che il loro lavoro sarebbe stato inerente agli studi che hanno affrontato negli anni passati.
Oggi, quando mi capita di parlargli, penso che la loro delusione sia molto più forte della mia, immagino chi ha fatto 5 anni di superiore più altrettanti di università se va bene, ed oggi sono chiusi in questa prospettiva.

D. Sei pessimista?

R. Assolutamente no, al contrario, data la situazione sono ottimista in modo criminale…

D. Cosa ti aspetti da questa intervista?
Nulla, ma almeno voglio rivelare le speranze disattese, di tante persone come me, che tra apprendistato, e tempo determinato vivono, la loro quotidianità alla stregua di uno yogurt, congelati nel grande contenitore del lavoro… con una scadenza…

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