I tagli chirurcigi della Meddix di Benevento

Giovedì 28 Novembre si è tenuto un incontro tra i vertici Meddix, Assocontact (associazione di categoria dei padroni), CGIL, CISL, UIL. Questa volta si è preferito partecipare senza qualificarsi come Unione Sindacale Italiana perché i lavoratori volevano che “storto o muorto” qualcuno di noi stesse al tavolo fino alla fine per sapere che si diceva (l’ultima volta quando CISL e UIL appoggiarono il padrone per allontanarci dal tavolo le RSA CGIL lo abbandonarono a loro volta in segno di solidarietà).

Il succo dell’incontro è stato:
– il padrone vuole applicare l’accordo nazionale (indecente) stipulato l’1 Agosto da Assocontact e CGIL, CISL, UIL.
– per l’applicazione di questo accordo è necessario firmare le famose conciliazioni.
– la campagna Wind è la campagna “ribelle”
– con la scusa che il mandato Wind è in chiusura si lasciano a casa i 16 operatori fino al 19 dicembre (giorno in cui il padrone ha intenzione di far firmare le conciliazioni) in maniera tale che i lavoratori di Wind non abbiano modo di essere presenti sul posto di lavoro e portare avanti un lavoro politico che permetta di fare in modo che i lavoratori tutti rifiutino di firmare la conciliazione.

Venerdì 29 Novembre, per bocca dei soliti servetti aziendali, è stato comunicato che quello era l’ultimo giorno di lavoro per le persone interessate dai “tagli”. L’azienda ha provato a notificare in maniera unilaterale la decisione, ma questa è stata rifiutata in blocco.

Lunedì 2 Dicembre, 8 dei 16 lavoratori della commessa wind si sono comunque presentati sul posto di lavoro. A sbarrargli il passo le due guardie giurate a cui era stata data disposizione di doppio turno. Dopo un pò di “votta-votta” alla porta è arrivata una volante della polizia. Al momento dell’arrivo dei lavoratori non c’era in sede nessun rappresentante aziendale, ma ne è stato fatto entrare uno come “rappresentante” dei lavoratori per parlamentare con alcune amministratrici che stavano arrivando da Napoli. Guarda caso ad un certo punto è spuntato il segretario generale provinciale della CISL… 
Gli sbirri le hanno provate tutte dopo aver parlato con l’azienda per farci uscire. E’ arrivata la Digos che dopo aver parlato con le guardie giurate e con l’azienda ha chiesto al “rappresentante di uscire in quanto la presenza dei lavoratori era “sgradita” all’azienda. Di fatto i lavoratori sono stati sbattuti fuori dal posto di lavoro. L?Unione Sindacale Italiana, sezione di Benevento, valuterà le azioni da intraprendere nei prossimi giorni.

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