I NODI VENGONO AL PETTINE

TAGLI ALLA SANITÀ, BLOCCO DEI SALARI PER IL 2010-2011-2012-2013, RIDUZIONE
FINESTRE DI USCITA PENSIONISTICHE, RATEIZZAZIONE TFR, TAGLI
A ENTI LOCALI, BLOCCO DEL TURN-OVER ECC.. NUOVA RAPINA DELLA CRICCA
AL GOVERNO A DANNO DEI LAVORATORI: E I SINDACATI CHE FANNO?
SI È TOCCATO IL FONDO MA SI CONTINUA A SCAVARE!!!
L’avvicinarsi del periodo delle ferie mette a nudo una situazione di gestione del personale
che ha superato ogni limite di decenza violando norme di tutela sia contrattuale che
legale. Di fronte alle richieste di copertura di una evidente e accertata carenza
di personale l’Azienda ha risposto picche, giustificandosi come obbligata dalle
disposizioni governative (Decreti, circolari, finanziarie ecc.)
Nessuna assunzione a coprire turn-over, lunghe malattie e nuove esigenze che le modifiche
organizzative avrebbero reso necessarie, ma l’imposizione, per amore o per
forza, di un surplus lavorativo in parte neanche immediatamente retribuito o recuperato
(credito orario) che, a volte, ha superato le 48 ore settimanali oppure tagli di servizi.
QUESTA NON È STATA UNA RISPOSTA CONTINGENTE A SITUAZIONI DI
IMPREVISTA DIFFICOLTÀ MA UNA PRATICA SISTEMATICA CHE HA
SPRECATO RISORSE E CRONICIZZATO I PROBLEMI.
Ai problemi della mancanza di risorse e di personale in questi anni le Aziende hanno risposto
peggiorando le condizioni di lavoro e con la diminuzione progressiva dei servizi e
delle prestazioni offerte ad una utenza sempre più in difficoltà e sempre più costretta a
rivolgersi, per veder soddisfatto il proprio bisogno di salute, alla speculazione privata.
C’È UN LEGAME STRETTO TRA LE CONDIZIONI DI LAVORO E LA GARANZIA
DEL DIRITTO ALLA SALUTE, C’È UNA UNITÀ DI INTERESSI TRA I
LAVORATORI E I CITTADINI A RIVENDICARE NUOVE RISORSE
Per trovare giustificazione o nascondere incompetenze, incapacità, interessi speculativi,
parassitismo delle consulenze, per coprire le “regalie” delle case farmaceutiche e
gli interessi delle assicurazioni che hanno fragilizzato il Servizio Sanitario Nazionale la
politica governativa e i soggetti economici interessati hanno descritto i lavoratori pubblici
come “fannulloni” e intrapreso politiche penalizzanti.
Grazie al collaborazionismo sindacale ci troviamo così a subire questa situazione, ci troviamo
con la perversione del “nuovo modello contrattuale”, con la desindacalizzazione,
l’autoritarismo e le “pagelline” del Decretino Brunetta, con la cancellazione delle garanzie
e diritti del “collegato lavoro”, con i 65 anni dell’età della pensione per le donne, con
la prossima modifica allo Statuto dei Lavoratori annunciata da Sacconi, con i nuovi tagli
e penalizzazioni preannunciate da Tremonti, con le regole da stato delle corporazioni che
arricchiscono padroni e sindacati di stato a spese dei lavoratori: tutti interventi fatti
“sentite le parti sociali”, per dirla con il linguaggio burocratico della politica.
C’È BISOGNO DI CAMBIARE: DI RITROVARE LA DIMENSIONE COLLETTIVA
DELLA VERTENZA E DELLA LOTTA, C’È BISOGNO DI NON
LIMITARE LE RIVENDICAZIONI ALLA DIMENSIONE AZIENDALE
• BASTA CON LA RIDUZIONE DEI SERVIZI
• STOP AL SUR-LAVORO – RISPETTO DELL’ORARIO DI LAVORO
• ASSUNZIONE SUBITO DEL PERSONALE
• SALVAGUARDIA DEI DIRITTI (L.104, part time, maternità/paternità, malattia,
permessi/congedi/aspettative, ferie ecc.)
APPOGGIA L’INIZIATIVA DEL SINDACATO DI BASE
USI SANITÀ CAREGGI COBAS CAREGGI 25 MAG 2010

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