I lavoratori non sono carne da macello !!

Ovvero: l’Inail da che parte sta?

Comunicato stampa

La scrivente Organizzazione Sindacale si trova costretta a denunciare ancora una volta episodi che vanno a ledere la dignità dei lavoratori e dei cittadini stessi.

 

Riteniamo inaccettabile e inqualificabile quanto avvenuto ad Empoli da “professionisti” dell’INAIL che dovrebbero invece lavorare con onestà e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. L’INAIL, l’ente che dovrebbe sincerarsi dello stato di salute e dell’efficienza dei lavoratori, reintegra in maniera impietosa, fredda e brutale i lavoratori pur non essendo nelle loro piene facoltà fisiche dopo l’infortunio sul lavoro. Questo E’ quanto avvenuto ad Empoli in questi giorni e che abbiamo denunciato pubblicamente. Siamo tuttavia a conoscenza di numerosissimi casi accertati rispetto episodi di questo tipo in ogni territorio. Casi talvolta molto pesanti e di una gravità inaudita. Oltre al danno la beffa !! L’INAIL che fa parte di quelle stesse istituzioni che hanno la funzione di tutela dei lavoratori si rivelano oggi nemiche degli stessi lavoratori, i quali vengono rispediti con sistemi arroganti a lavorare dopo essere stati ritenuti “parzialmente abili” e senza considerare neppure la tipologia di lavoro che viene svolto mettendo a rischio la salute degli operatori e la sicurezza dei pazienti.

 

Potete spiegarci cosa significa essere parzialmente abili al lavoro? Potete spiegarci se secondo voi è’ lecito reintegrare il lavoratore pur sapendo di mettere a rischio lui stesso e le persone con cui lavora ritenendolo parzialmente abile ? Potete spiegarci quale etica professionale può avere un medico che nonostante certifichi una diagnosi e sappia dell’esistenza di pareri medici discordanti documentati si arroga il diritto di decidere sulla salute altrui ?

Il contenzioso tra una lavoratrice da noi tutelata e la vostra sede territoriale di Empoli è un caso emblematico. Ci sono voluti due presidi informativi, volantinaggi e denunce alla stampa locale per ottenere seppur in maniera parziale le prime ammissioni di colpe e responsabilità dell’INAIL stessa.

Come USI sanità continueremo ad agire con ogni mezzo a nostra disposizione per tutelare ogni lavoratore minato del suo diritto alla cura e della sua dignità.

Firenze 28 novembre 2015

Per la segreteria nazionale USI – AIT sanità
Lusi Corrado

UNIONE SINDACALE ITALIANA -SANITÀ
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