Guerra infinita e militarizzazione sociale

Milano: “Guerra infinita e militarizzazione sociale” , di Luciano Nicolini

Si è tenuto sabato 16 giugno a Milano, presso la Cooperativa Sociale di viale Monza 140, il convegno “Contro la guerra infinita e la militarizzazione sociale. Per un futuro senza eserciti”, cui hanno partecipato:

Ateneo Libertario – Milano, Unione Sindacale Italiana, Federazione Anarchica Italiana, Circolo Zabriskie Point – Novara, Comitato unitario contro Aviano 2000, Gruppo di Mutuo Soccorso – Cordenons, Federazione Anarchica Siciliana, Assemblea antimilitarista – Torino, Alternativa Libertaria, Associazione Culturale “Pietro Gori” – Milano, Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti – CUB – Milano, Lega per il Disarmo Unilaterale, Osservatorio Permanente Armi Leggere e Politiche di sicurezza OPAL – Brescia, Conflitti sociali – Milano. 

Mi scuso per il lungo elenco, ma credo sia utile evidenziare come non si sia trattato di un convegno limitato ad una ristretta area politica, bensì di un momento di confronto collettivo cui hanno partecipato tutte le principali realtà impegnate nelle campagne antimilitariste.

Di fronte a un centinaio di presenti si sono alternati numerosi oratori le cui relazioni sono state caratterizzate, quasi sempre, da un notevole livello di approfondimento.

Particolarmente interessante mi è sembrata la “Analisi del Documento Programmatico Pluriennale 2017-2019 e Libro Bianco” nel corso della quale sono state illustrate le nuove tendenze del militarismo italiano. Altrettanto dicasi per l’analisi sull’industria bellica “leggera” (Berretta ed altre) e quella sulle conseguenze  dell’impiego dell’uranio impoverito.

La Federazione Anarchica Siciliana ha fatto il punto circa le lotte contro il Muos, invitando tutti i presenti a partecipare ad un campeggio antimilitarista che si terrà quest’estate presso l’impianto, e i compagni di Novara circa pregi e limiti delle lotte contro l’assemblaggo degli aerei F 35 a Cameri.

Interessante anche la relazione sulla propaganda militarista nelle scuole, oggi facilitata dalla pessima realizzazione della cosiddetta “alternanza scuola-lavoro”, che viene effettuata anche in collaborazione con le autorità militari.

Meno tecniche, ma nondimeno interessanti, sono risultate le relazioni su “sessismo, nazionalismo e militarismo”, “cultura militarista e immaginario collettivo” (nel corso della quale sono stati presi in considerazione le cosiddette “fiction” e i cosiddetti “talent” televisivi) e “L’impegno antimilitarista libertario dal 1945 ai gorni nostri”.

Ci si è lasciati con l’accordo di sostenersi reciprocamente e di mettere in cantiere una mobilitazione nazionale per il 4 novembre, centenario della fine dell’inutile strage della prima guerra mondiale. Inutile strage che, è bene ricordarlo, fu anche all’origine dei fascismi europei e della sua prosecuzione nel secondo immane conflitto.

 

Video Antimilitarista del Convegno di Milano.

 

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