Firenze in strada per il diritto all’abitare

di usicit · 03/12/2015

E’ stata una settimana agitata a Firenze.

– – Mercoledì 4 marzo dalle prime ore del mattino simultaneamente gli “amici” delle forze dell’ordine entrano in funzione e sgomberano due grosse occupazioni abitative, mettendo sulla strada 150 persone tra cui 30 bambini (maggioranza migranti). La città di Firenze è militarizzata, la circolazione ridotta per tutto il giorno in quanto le due occupazioni erano una su un arteria e l’altra vicino ai viali. Già la mattina avvengono piccoli tafferugli. Il pomeriggio alle 18 manifestazione convocata dal Movimento Lotta per la Casa. Circa 200 compagni (tra cui alcuni militanti dell’USI e di area libertaria) assediano brevemente la sede del PD. Due cariche di alleggerimento nessun ferito. Il corteo prosegue non autorizzato per tutta Novoli fino all’occupazione di viale Gori dove si scioglie in una assemblea.

– Martedì 10 marzo corteo di 4-500 compagni per protestare contro la Legge Regionale sulla casa (che recepisce in pieno la politica di Renzi) e anche per protestare contro i recenti sgomberi. Il corteo sfila brevemente per andare ad assediare il consiglio regionale. Presenti Mov. Casa, unione Inquilini, comitati per la casa di altre province, USI e area libertaria, CARC, PCL + altri (in allegato il nostro volantino distribuito a doppia firma). Per due ore il corteo viene preso per in giro dai soliti consiglieri “amici” che promettono un incontro istituzionale a cui potrebbe partecipare addirittura una delegazione di 100 senza casa.

– Il presidio fisiologicamente si sfoltisce nell’attesa. Quando rimaniamo in 150 ci dicono che non se ne fa di niente (sic! a proposito di quanto servono i consiglieri amici). A quel punto la tensione sale e c’è una carica. Il più noto esponente del Movimento Lotta per la Casa fiorentino viene colpito… sembra – versione ufficiale degli sbirri – da una bottiglia lanciata da un manifestante contro la polizia e che per errore colpisce lui???. 30 giorni di prognosi e iniziale paura per sospetta emorragia cerebrale. I compagni dell’USI e dell’area libertaria hanno partecipato ad ogni momento della giornata, compreso il presidio sotto l’ospedale Santa Maria Nuova in attesa ansiosa di notizie mediche sul compagno ferito.