Da USI-LEL di Carrara sulle ex-municipalizzate

UNIONE SINDACALE ITALIANA

CARRARA

Sezione Italiana dell’Association Internationale des Travailleurs (A.I.T.)

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Prosegue, annunciato a Ferragosto, il piano di riorganizzazione delle società partecipate dal comune di Carrara. In questa scelta politica la legge di stabilità conta, ma fino ad un certo punto. Negli anni scorsi non ci ripetevano che c’era il blocco delle assunzioni? Che dire delle assunzioni di tre dirigenti comunali?

Mazzelli; la compagna socialista, ex-dirigente sindacale Daniela Tommasini; il sessantaquattrenne Tonelli, dirigente al Marmo, già socio della Tc & Tn, assieme all’ex-sindaco Conti e all’architetto Tazzini, società che organizzava eventi all’Internazionale Marmi Macchine come la Festa della birra? C’è da diffidare degli obblighi di legge.

Il passaggio da 17 a 5 società è un’operazione politica, senza collegamenti con gli interessi di chi lavora e di chi utilizza i servizi pubblici. Chi lavora nelle ex-municipalizzate, 989 persone, non verranno toccati dalla riorganizzazione, si dice. Sarà davvero così? Che dire intanto di chi lavora nelle coop. sociali in subappalto per le ex-municipalizzate? I dubbi sul futuro vengono anche se ci si chiede dove sono finiti i trattamenti di fine rapporto (TFR) delle lavoratrici passate dall’istituzione comunale Regine Elena alla neonata azienda speciale. Il dirigente al Personale del comune non ne sa nulla, i sindacalisti confederali hanno garantito la bontà della privatizzazione, ma chi lavora aspetta ancora i TFR.

I bilanci della Progetto Carrara non vanno? Quanto ha inciso sul bilancio della Progetto Carrara la spesa per pagare l’amministratore delegato architetto Tazzini, già Tc & T? Quanto ha speso negli anni passati il comune per pagare Marco Tonelli, assunto dal sindaco Conti come Direttore generale, quando la figura del direttore generale per i comuni delle dimensioni di Carrara era facoltativa tanto che ora addirittura è stata soppressa?

I problemi di bilancio comunale sono legati anche ai debiti contratti dal comune, assieme alla Progetto Carrara, per costruire la strada dei marmi.

La politica dice di eliminare i dirigenti delle ex-municipalizzate, ma fa un’operazione strumentale, non imposta da un criterio etico né da lotte di chi lavora e di chi utilizza i servizi. Non dimentichiamo infatti che Biselli dirige ancora la casa di riposo di Carrara, nonostante impegni in senso contrario del sindaco. Per non parlare poi del caso della inamovibile e intoccabile dirigente sindacale, dipendente del comune di Carrara, che da 7 anni è in servizio esterno per conto del comune ad Apuafarma.

Invece, e’ caduta nel vuoto la proposta di utilizzare gli strapagati dirigenti comunali per dirigere le ex-municipalizzate e l’azienda speciale Regina Elena, con un vero risparmio per la collettività.

La ristrutturazione delle ex – municipalizzate, temiamo, porterà la distruzione del lavoro pubblico com’è oggi e la sua sostituzione con lavoro precario, una rete di cooperative sociali in sub-appalto.

Il sindaco socialista non realizza un socialismo municipale. Non è strano. Il socialismo non è una parola, ma sta nello sforzo collettivo di chi fa funzionare i servizi pubblici e nelle facoltà di prendere coscienza e costruire altri rapporti sociali

Usi Lel

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