Contro una montatura infamante e una informazione deformante

Dopo aver tentato in tutti modi di fermare le lotte crescenti dei facchini nella logistica, con licenziamenti, denunce, “fogli di via”, cariche della polizia, aggressioni mafiose il padronato ricorre ai rimedi estremi della montatura poliziesca e della calunnia.

Arrestando Aldo Milani, segretario del Si Cobas, a seguito di una trattativa con l’azienda Levoni, settore della macellazione e distribuzione di carni a Modena che ha licenziato 52 dipendenti per le lotte rivendicative, con l’accusa infamante di aver accettato denaro per ridurre la conflittualità del sindacato, si vuol gettare discredito su tutte quelle lotte conflittuali che sfuggono al controllo dei sindacati di regime quali Cgil, Cisl, Uil.

Già nella udienza preliminare la montatura in atto si sta rapidamente sgretolando.

Gravissima la responsabilità della comunicazione che da subito nei principali telegiornali e organi di stampa hanno dato gran voce alle veline accusatorie della polizia, mentre continuano un silenzio assordante su tutti quei soprusi padronali e polizieschi qui sopra evidenziati, in particolare contro una categoria di lavoratori del settore, in gran parte immigrati, ricattati perché il loro “permesso di soggiorno” è strettamente legato al contratto di lavoro.

Tutta la nostra solidarietà ad Aldo Milani, all’organizzazione SI Cobas colpita anche nell’immagine, ai 52 licenziati dalla Levoni e tutte le vittime della repressione delle lotte.

Facciamo in modo che dalla repressione si rafforzi e cresca sempre più la volontà di lotta e della sua generalizzazione.

Unione Sindacale Italiana (USI – AIT) Sezione Prov. di Milano


P.S: Riguardo alla questione Aldo Milani/SI Cobas la sezione USI Firenze Nord si riconosce nei contenuti del comunicato della sezione Milano e sottoscrive il comunicato stesso.

Potrebbero interessarti anche...