CONCLUSO ACCORDO ECONOMICO AL HSR e LABORAF

Il 18 ottobre è stata sottoscritta al HSR e Laboraf (ricordiamo che si tratta dei laboratori analisi esternalizzati dall’ospedale nel 2001) un’ipotesi di accordo sul tema economico.
Tale ipotesi dopo la presentazione nelle assemblea e relativa approvazione è stata ratificata e pertanto è divenuto un accordo definitivo.
A questo accordo si è giunti dopo una mobilitazione durata circa un anno: dallo scorso novembre è stato un crescendo di assemblee generali, di reparto o settori; presidi, cortei, volantinaggi all’utenza, fino allo sciopero dello scorso giugno, del quale abbiamo dato già conto su Lotta di Classe. In particolare dopo l’estate le assemblee di settore (amministrativi un giorno, ambulatori un altro, ecc) hanno permesso di tenere costante la mobilitazione, di capilarizzare i contenuti delle rivendicazioni e di far emergere anche problemi specifici dei diversi reparti.
Prima di passare ai contenuti dell’accordo vogliamo ricordare che, tale mobilitazione è stata sostenuta quasi esclusivamente da USI.Sanità (che all’interno della RSU ha la maggioranza relativa), USB e CISL, sporadiche le presenze di UIL e FIALS, mentre, come già dicevamo per lo sciopero, ha brillato per assenza la CGIL.
Comunque l’accordo approvato dai lavoratori è stato sottoscritto anche da tutte le Organizzazioni Sindacali presenti in Ospedale.
Prima di descrivere i contenuti dell’accordo è opportuno precisare che al HSR e Laboraf per la parte economica si applica il Contratto Collettivo Nazionale Sanità Pubblica, che per volere del governo è bloccato fino al 2013, benché già scaduto.
L’accordo prevede un passaggio di fascia ovvero una progressione economica per tutti a partire dal 1 dicembre 2010.
Un ulteriore passaggio di fascia a partire dal 1 gennaio 2013 ( ricordiamo che un passaggio di fascia vale mediamente 65 euro lorde mensili).
Queste progressioni non sono soggette a nessuna clausola capestro come ad esempio la valutazione individuale o pagellina che dir si voglia.
Vengono confermati gli incentivi, come attualmente in essere.
Infine si introduce un nuovo istituto: viene costituito un fondo, in valore percentuale sul fatturato (lo 0.20% per il 2010 che diventa lo 0.22 a partire dal 2011) che verrà distribuito fra tutti i lavoratori senza differenziazione tra le categorie professionali, cioè ad ogni lavoratore andrà lo stesso importo, che sia in categoria A (la più bassa) o in categoria DS (la più alta).
Sottolineiamo il fatto che la percentuale è sul fatturato cioè sulla mole di lavoro svolto e non sugli utili, cosa che aprirebbe spazi cogestionari e contraddizioni tra salario ed occupazione.
Riteniamo un buon risultato aver concluso tale accordo e aver già adesso previsto una ulteriore progressione economica tra due anni, sempre durante il periodo di blocco dei contratti voluto dal governo. Per qualsiasi
amministrazione che applica il CCNL sanità pubblica il blocco della contrattazione a livello nazionale costituisce un buon alibi per neanche incominciare una trattativa.
Valutiamo positivamente anche l’introduzione di una voce salariale legata al fatturato uguale per tutti i lavoratori, senza distinzione alcuna. Da tempo come usi discutiamo della necessità di aprire un conflitto per la riduzione delle forbici salariali o meglio per una equità salariale, e per quanto ci risulta per la prima volta in assoluto in un accordo sindacale, viene previsto la stessa cifra a tutti anche se limitatamente ad una quota di salario accessorio. E’ un passo non da poco se ricordiamo che solo qualche mese fa in molti erano scandalizzati dal rapporto dello stipendio di Sergio Marchionne e un qualunque operaio della FIAT che è oltre 400 volte e ricordiamo che perfino nell’Italia democristiana un rapporto superiore ad uno a cinquanta veniva ritenuto moralmente inaccettabile. Che sia il caso di rilanciare su questo tema?
Chiudiamo con una nota di colore, che in qualche modo ci inorgoglisce. In assemblea generale dei lavoratori, USI è stata attaccata per questa rivendicazione dal Funzionario della segreteria provinciale della UIL; insomma i cattivi e antistorici che vogliono l’azzeramento delle differenze salariali e che con le loro pretese possono compromettere la possibilità di un accordo con l’azienda sono quelli di usi.
angelo e giulio

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