Comunicato RLS USI-Sanità Milano

SCABBIA AL SAN PAOLO DI MILANO

 

UNA VELINA APPARSA SUI MEDIA IL 24 GIUGNO 2019 SUL PROBLEMA DELLA SCABBIA AL SAN PAOLO E LA CONSEGUENTE POSIZIONE DI ALCUNI RLS AZIENDALI SANTIPAOLOCARLO ASCOLTATI SOLAMENTE IL GIORNO SUCCESSIVO ALLA SUA PUBBLICAZIONE/DIVULGAZIONE

 

Informazione pubblicata il: 24/06/2019 21:15 da ADNkronos

 

“E’ stato gestito in questi giorni un focolaio di ‘scabbia’ all’Ospedale San Paolo di Milano. La situazione è comunque sotto controllo”. Lo riferisce l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “La segnalazione riguarda il reparto di Oncologia – ha spiegato Gallera – e le cause sono già state individuate dagli operatori sanitari dell’Ospedale. A seguito delle analisi effettuate, 12 persone, fra le quali ci sono medici, operatori di reparto, pazienti e familiari, sono state sottoposte a profilassi. L’attività di sorveglianza è stata attivata immediatamente e la situazione non presenta ulteriori criticità”.

La direzione dell’ASST Santi Paolo e Carlo ha trasmesso una relazione dettagliata all’ATS Citta’ Metropolitana di Milano.

I controlli e le azioni di sorveglianza continuano a scopo precauzionale. “Non c’è allarme – ha confermato l’assessore – e nemmeno pericolo. La delicata vicenda è stata gestita nel migliore dei modi ed e’ ormai sotto controllo”.

Non sorprende affatto che l’ottimistica e palesemente autoreferenziale comunicazione di cui sopra, fotocopia di tutte le altre apparse contemporaneamente ad opera dell’assessore Gallera, fedelmente riportate dalla grancassa mediatica della “disinformazio” di massa, dia in pasto al pubblico “in questi giorni” come unico labile riferimento cronologico per la pretesa brillante operazione di igiene pubblica antiscabbia reclamizzata…

In realtà, da paziente “focolaio”. (ricoverato al San Paolo proveniente da altro ospedale “d’eccellenza” a partire dall’11 marzo) chi ha imbeccato l’assessore con un comunicato tutto aziendale, si è scordato di dire che la diagnosi di scabbia risale solo al 22 di marzo… Segue naturalmente e cronologicamente a partire dalla prima metà di maggio tutta la scia delle infezioni contratte da grandi e piccini, da ricoverati o lavoratori, o parenti…

Certo la situazione era “sotto controllo” alla data del 24 giugno giorno della velina passata ai media, forse perché si spera (e ci si augura) negli esiti positivi del risanamento dell’intero reparto epicentro del problema infettivo che è appunto avvenuto nel week end tra il 22 e il 23 giugno.

Davvero tantissimi complimenti e felicitazioni “per la vicenda gestita nel migliore dei modi”…

Da raccontare ce ne sarebbero tantissime di altre cose a cui il sig. Gallera e nemmeno il suo corrispondente sanpaolino dr. Stocco eviterebbero di fare riferimento nei loro autoincensamenti preventivi a mezzo stampa (non si sa’ mai che cosa potrebbero invece anticipatamente riferire ai giornaloni certi sindacati non in linea con i dettati aziendali, come per esempio l’USI Sanità). Per citarne una, più volte sottolineata dagli inascoltati RLS aziendali, la mancanza negli spogliatoi degli infermieri collocati al piano –2 degli armadietti dove è possibile separare le divise di lavoro con gli abiti personali che invece finiscono in un bel minestrone. Vi sembra poco cari acari, assessori e direttori?

Tutto questo, più o meno e tralasciando altri particolari, hanno avuto modo di dire gli RLS del Santipaolocarlo anche loro informati a mezzo stampa domestica durante la periodica riunione mensile davanti al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, riunione avvenuta il 25 giugno, quando la situazione era finalmente, si spera, “sotto controllo”.

 

USI SANITA’ ASST SANTI PAOLO E CARLO – MILANO

 

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