A proposito di una iniziativa … infame!

scissionisti

 

Come è noto, USI-AIT congiuntamente a CUB e SI.Cobas ha indetto per lo scorso 18 marzo lo sciopero generale. 

In data 19 febbraio la “Confederazione USI fondata nel 1912 e fedele ai principi dell’Ait” con una nota a firma Roberto Martelli, inviata a diversi ministeri, alle Organizzazioni datoriali e Enti/Aziende/Coop disdice questo sciopero (documento riportato in calce e rintracciabile sul loro sito al link http://www.unionesindacaleitaliana.eu/index.php/sindacato/item/616-sciopero-18-marzo-2016-proclamazione-di-non-sciopero).

Non vogliamo in questa sede ritornare su fatti che riguardano una scissione avvenuta in USI-AIT nel 1996 e successivo riconoscimento della nostra organizzazione, da parte dell’AIT, come unica organizzazione italiana della stessa AIT (sancita al congresso di Madrid nel dicembre 1996).

Ciò che qui vogliamo sottolineare è che un attacco di tale genere, peraltro non è la prima volta che fanno ciò, non è diretto contro la nostra Organizzazione ma contro i lavoratori e contro il libero esercizio del diritto di sciopero. Tale nota costituisce una pericolosa crepa all’interno del sindacalismo di base e costituisce un argomento dialettico formidabile per coloro i quali – nel governo e non – intendono limitare fortemente le agibilità sindacali a quei soggetti non firmatari dell’accordo 10 gennaio 2014 come dimostra l’editto di Bruxelles

Come è noto, il giorno stesso dello sciopero il presidente del consiglio si è scagliato contro questo sciopero, la “Confederazione USI fondata nel 1912 e fedele ai principi dell’Ait” ha fatto di più si è adoperata per sabotarlo.

Valutiamo gravissimo quanto accaduto e al di là del valore dato agli antefatti storici è indubbia la scorrettezza, ripetiamo contro i lavoratori in lotta, che non potrà trovare giustificazione alcuna e che rende inutili eventuali, non richieste, scuse pubbliche. Riteniamo che tale condotta collochi questa organizzazione fra i nemici, non solo e non tanto dell’Unione Sindacale Italiana (USI-AIT), ma di tutti i lavoratori, i sindacati di base e qualunque movimento antagonista. Proprio per quanto detto questa organizzazione va isolata sindacalmente e politicamente, va da sé che da questo momento la scrivente O.S. non accetterà inviti ad incontri intersindacali nei quali risultassero fra gli invitati anche costoro. Tutte le organizzazioni che continueranno ad interagire con questa organizzazione se ne assumeranno tutte le conseguenze.

Segreteria e commissione esecutiva USI-AIT


Nel pdf in allegato il comunicato della Segreteria USI-AIT ed il testo integrale della nota infame con la quale

una “usi” farlocca revoca uno sciopero che non ha mai proclamato.

Scarica pdf comunicato

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