Bari: 7/8 agosto 1922

Una pagina di storia occultata dalla memoria che riemerge


La storia degli Arditi del Popolo pugliesi accorsi da tutta la regione – a cominciare da quelli organizzati dai fratelli Domenico e Damiano La Chiesa di Taranto – è tutta da scrivere … così come tutta da scrivere (e scoprire) è la lotta condotta a ridosso della “Settimana Rossa” – 7/14 giugno 1914 – dalle operaie della Manifattura Tabacchi di Bari, oppure dai lavoratori del porto o dell’azienda siderurgica Sorrentino che – nel medesimo periodo unitamente ai cementisti della ditta Zippitelli ed ai ferrovieri dello scalo barese – condussero un’epica lotta per la conquista della giornata lavorativa delle 8 ore che i muratori di Bari conquistarono – dopo uno sciopero generale ad oltranza durato mesi – qualche mese dopo i loro colleghi di Bisceglie (giugno 1914).

La strada è stata abbozzata da Domenico “Nico” Cangelli nella sua tesi di laurea quarant’anni fa e ripresa nel libro edito dall’USI-AIT Puglia intitolato: “Appunti per una riflessione sulle origini del movimento sindacale in Puglia. Ma siamo ancora agli inizi e tanto, tanto lavoro di ricerca c’è ancora da fare per recuperare la memoria storica di quel, turbolento, periodo storico che va dalla “Settimana rossa” alla prima decade di agosto 1922 quando la bandiera dell’anarcosindacalismo viene, definitivamente, ammainata in virtù della violenza combinata dello Stato e delle bande armate fasciste.


Poiché nessuno – finora – lo ha fatto – si rammentano, infine, gli ex ufficiali del regio esercito che – unitamente al tenente Vincenzo Pinto – addestrarono e guidarono gli Arditi del Popolo di Bari nelle convulse giornate della prima decade dell’agosto 1922:


• Tenente Vincenzo Pinto (anarchico);
• Capitano G.B. Arminio;
• Tenente G.A. Aruzzolo.


I caduti a Bari furono:


• il 2 agosto – tra via Lombardi e Piazza Massari cadde l’operaio Giusto Sale;
• il 3 agosto – in Piazza Santa Barbara caddero Giuseppe Passaquindici (tranviere) e Vito Cafaro (operaio).


Gli arrestati (tutti rinchiusi nel castello Svevo nelle immediate vicinanze del porto) oltre 100: tra essi l’intero comitato di sciopero (nella foto) nel quale sono riconoscibilissimi gli anarchici.


Ecco la ricostruzione storica degli avvenimenti curata dalla sezione pugliese dell’USI-AIT e pubblicata – oggi – sul quotidiano telematico Corriere di Puglia e Basilicata.


USI-AIT Puglia




Per scaricare l’opuscolo in pdf realizzato da USI-AIT Puglia clicca qui.


Potrebbero interessarti anche...