BajoPuente – Solidarietà Autogestita Usi-Cit
Solidarietà Autogestita Firenze e USI Careggi nell’ambito del progetto di solidarietà internazionale, hanno approvato di contribuire, insieme ad altre realtà alla realizzazione del progetto Bajo Puente di Iztapalapa a Città del Messico.
BajoPuente è il nome dell’organizzazione che ha occupato i sotto ponti di una superstrada, il Circuito Interior, nel quartiere metropoli di Iztapalapa (quasi 2 milioni di abitanti) una delle periferie storicamente più povere e violente di Città del Messico. Attualmente sono una cinquantina le famiglie e persone sole, bambini, giovani e anziane, in più immigrati dalla provincia e da comunità indigene che vivono in completa autogestione e che sopravvivono in questi oscuri anfratti conquistati alla speculazione immobiliare. Dopo 9 anni di occupazione e resistenza vivono ancora senza diritto alla residenza, con tutti i problemi che ciò comporta. Gli occupanti sono esclusi dai servizi di base come luce e acqua. Come individui sono esclusi e discriminati in qualunque pratica la quale richieda un indirizzo di residenza.
L’assemblea di Bajo Puente ha approvato la realizzazione di un progetto di ristrutturazione dello spazio ad uso abitativo, con la costruzione di bagni e docce e ad uso sociale attraverso la realizzazione del comedor popular, l’ampliamento della biblioteca popolare e corsi per gli occupanti.
Comedor Popular
La finalità
Con 100 pesos al giorno o meno a disposizione per sopravvivere, alimentarsi è la prima preoccupazione di un lavoratore messicano. A causa delle grandi distanze tra il posto di lavoro e la residenza abituale, del traffico e del costo del trasporto, la maggior parte dei lavoratori è obbligata a consumare il pranzo e/o la colazione fuori da casa (sempre e quando una casa ce l’abbia) e pagarlo di tasca propria.
Il costo medio di una comida corrida (un menu fisso) in una qualunque fonda della città (un’osteria senza vendita di alcolici) si aggira sui 50, 60 pesos. Le più economiche, nelle zone popolari come Iztapalapa, possono offrire lo stesso menu per 35 pesos. Con meno è praticamente impossibile mangiare in città. Anche un sandwich in strada normalmente non costa meno di 30 o 40 pesos. Per un lavoratore precario quei quasi 2 euro sono un prezzo impagabile. Fronte a questo problema, la CdMx, da anni governata dalla “sinistra”, ha risposto con la creazione di comedores públicos e comedores populares o comunitarios (mense pubbliche e mense popolari o comunitarie). Le prime, 50 in totale secondo le ultime dichiarazioni del sindaco-governatore, sono totalmente gratuite per le persone che si registrano nel programma di assistenza riservato ai senzatetto (se si è accettati), mentre le seconde, ufficialmente 460 in totale sono accessibili a tutti e costano 10 pesos per pasto. Ma in una città così grande povera sono una goccia nel mare. Nonostante la palese insufficienza, con il nuovo governo al posto di essere potenziati, i comedores sono entrati nel mirino dell’austerità.
Obiettivo è quello di garantire un pranzo completo, sano, equilibrato e sufficiente in calorie a 15 pesos per almeno un centinaio di persone al giorno; un menu colazione completo: caffè, succo, pane, uova al gusto a 10 pesos durante tutta la mattinata; servizio di caffetteria con piatti tipici delle bancarelle in strada e della provincia (tacos, tlayudas, tortas, aguas de fruta, etc.) durante tutto il giorno; possibilità di preparare alimenti per feste ed eventi nel quartiere.
Organizzazioni coinvolte:
FPR Frente Popular Revolucionario
URTA Unión Revolucionaria de Trabajadores del Arte
UTE Unión de los Trabajadores de la Educación
Tierra Necesidad Verdadera (Associazione Civile)
UJRM Unión de la Joventud Revolucionaria de México
Per L’Italia Solidarietà Autogestita USI CIT Firenze