Ancona, sgomberata con rudezza Casa de Niantri
Da oltre un mese di occupazione ad Ancona USI-AIT supporta attivamente l’occupazione di una ex-scuola abbandonata ed abitata da senzatetto immigrati.Tale edificio è stato ribattezzato “Casa de Niantri“.
Le numerose minacce e pressioni della sindaca-sceriffo hanno sortito il loro effetto, dato che apprendiamo che stamattina, verso le 06.30, almeno 300 poliziotti hanno fatto irruzione nello stabile, sgomberandolo con rudezza. Gli occupanti sono stati deportati a circa 30 km di distanza (a S. Marcello), sembra presso un albergo requisito appositamente; chi si è rifiutato è stato portato in questura e denunciato e sembra che uno di essi, un Nigeriano, verrà tenuto in questura e rispedito in un lager C.I.E., dopo aver subìto un processo.
Tale azione di forza, oltre che sponsorizzata e voluta fortemente dalla sindaca, è stata spalleggiata dall’assessore Foresi e dal GUS, il cui acronimo, paradossalmente, sta per Gruppo Umana Solidarietà (sic), il quale non vede di buon occhio soluzioni autonome dato che è il maggior referente del Comune per quanto riguarda gli appalti per la gestione dei rifugiati.
Oggi si terrà un’assemblea pubblica alle ore 17:00 presso l’A.N.P.I.
Domani è previsto un presidio davanti al Comune per le ore 17:00
Da Usi-Ait solidarietà agli occupanti.
Il 15 febbraio ad Ancona grande manifestazione per il diritto alla casa
Rassegna stampa:
AnconaToday:
Casa de nialtri: scattate alcune denunce. Le associazioni: “Sgombero atto vergognoso”
Sgomberata “Casa de nialtri”, occupanti trasferiti a Poggio San Marcello
Comune.info: Presi nel sonno, come delinquenti
Video:
Manifesto:
Comunicato segreteria USI-AIT:
ANCONA: La Giunta rossa (di vergogna) sgombera l’ex scuola occupata dai “senza tetto”
Trecento tra poliziotti, carabinieri, finanzieri, corpo forestale e dei vigili urbani all’alba hanno circondato l’ex scuola occupata dai “senza tetto”, bloccando tutta la zona, per sbattere letteralmente fuori coloro che rivendicavano il diritto alla casa.
Nessuna meraviglia per quanto accaduto, perché la Sindaca Mancinelli l’aveva minacciato da subito, ma tanta indignazione.
Una occupazione quella della ex scuola, battezzata “Casa de nialtri”, da parte dei “senza tetto”, in maggioranza immigrati, per il diritto alla casa, che nel tempo di poco più di una mesata aveva raccolto la solidarietà e il sostegno concreto di molta popolazione.
L’importanza che stava acquistando nella città un luogo in cui si praticavano forme di autogestione non poteva essere tollerato da “quei politici” che continuano ad affrontare l’emergenza abitativa attraverso gli sfratti e le repressione.
L’azione poliziesca messa in atto ha imposto il trasferimento della maggior parte degli occupanti in una struttura alberghiera acquisita appositamente, in un luogo isolato a 30 Km circa, per la schedatura. Chi si rifiutava veniva condotto direttamente in questura e denunciato. Un nigeriano è già stato destinato all’internamento nei famigerati C.I.E.
Se pensano con la repressione di stroncare questo movimento nato per rivendicare il diritto alla abitazione per tutti, hanno fatto male i loro conti.
Come si diceva un tempo: “Non è che l’inizio, la lotta continua”.
Tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno ai perseguitati che rivendicano “il diritto alla casa”.
La segreteria nazionale USI – AIT
05/02/14