A proposito dell’anno di … “prova”

Ovvero: Contro le ingiuste esclusioni dall’anno di prova. Solidarietà ai docenti deportati e vessati

 

L’Unione Sindacale Italiana Educazione denuncia la situazione in cui versano molti docenti in tutta Italia, particolarmente nel meridione.

I docenti in questione sono quelli “deportati” dal piano di assunzione di Renzi che ha seminato confusione allo scopo di esasperare ancora di più i lavoratori e le lavoratrici. Molti docenti per sfuggire, almeno per un anno, alla deportazione, hanno inteso differire la presa di servizio nelle lontane sedi attribuite loro da un sistema informatico che agiva su base nazionale, quindi per quest’anno sono rimasti a lavorare nella loro terra con incarico annuale. Molti hanno potuto effettuare l’anno di prova – necessario per confermare il ruolo – alcuni invece che sono stati assunti su un gradi diverso di scuola rispetto a quello in cui avevano la supplenza, non hanno potuto effettuare tale prova.

Numerose incertezze a tale proposito, il MIUR ha gestito malissimo la cosa, in un primo tempo ha fatto intravedere ai questi docenti la possibilità di effettuare la prova, poi dopo un lungo tira e molla molti ATP si sono decisi e hanno escluso questi docenti che già avevano avviato le prime attività necessarie allo svolgimento di questa prova. Altri ATP più previdenti avevano ammesso questi docenti con riserva. Ai primi di maggio finalmente il MIUR si decide ed emana apposito decreto il 290, che permette a questi docenti che erano su diverso grado di scuola e su classe affine, di sostenere l’anno di prova, ma a questo punto è il delirio!

Alcuni ex-provveditorati, contravvenendo assolutamente al decreto, pare non intendano allestire i corsi speciali per permettere ai docenti in precedenza esclusi di effettuare l’anno di prova, altri ancora sostengono che nel decreto non c’è scritto chiaramente, ovvero che sostegno non sarebbe affine a niente e altre affermazioni di questo tono. Insomma forse c’è la volontà di non far sostenere l’anno di prova ad alcuni docenti, certamente la grande confusione generata dal MIUR coi sui decreti last minute, con le sue diciture fumose, sostengono agevolmente questo clima di caos totale. A farne le spese i docenti, stressati e vessati come non mai.

Riteniamo che questo clima sia una delle tante strade per rendere al fine più docili e sottomessi i lavoratori, noi però non ci stiamo, invitiamo tutti i docenti che vivono questa situazione ad autorganizzarsi e a difendere i loro diritti. Il nostro messaggio è:
saremo al vostro fianco e continueremo a denunciare le assurdità di una legge ingiusta anche dove non ci sono i grandi numeri da tutelare!

Agli ATP che non intendono sentire ragione diciamo che quello che stanno attuando è ingiusto nonché lesivo della dignità di lavoratori già vessati ma, soprattutto, stanno scegliendo di operare nell’ingiusto e si esporranno quindi a sicure azioni legali.

Il Miur dovrebbe almeno intervenire e fare chiarezza! La libera interpretazione degli uffici locali non può ulteriormente danneggiare i lavoratori e le lavoratrici della scuola

USI-AIT – Educazione

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