8 OTTOBRE: #CONTROVERTICE DEI DIRITTI

Contro le politiche di austerity Per il lavoro e il reddito
Milano – P.zza Stefano Turr – Presidio dalle 9 alle 16

Riteniamo una farsa e una provocazione la Conferenza dei Capi di Stato europei che si terrà a Milano nella giornata dell’8 ottobre “per l’occupazione, in particolare quella giovanile, per la crescita”…
A cominciare da Renzi, nella scia della Merkel, Barroso, Holland…, l’unica via di sviluppo è quella di tagliare diritti ai lavoratori e lavoratrici (vedi Jobs Act abolizione dell’art. 18) la via dei licenziamenti e della precarietà, che colpisce particolarmente i giovani, del blocco dei salari e delle pensioni, del taglio dei servizi sociali. Una ricetta comandata dalle banche centrali e dalla grande finanza che impone sacrifici agli strati più deboli della popolazione a vantaggio dei profitti per la classe padronale e dei privilegi per la classe politica che legifera in tal senso.

 

Contro queste politiche degli Stati europei, che sono la causa principale della crisi che ci costringono a subire, invitiamo alla mobilitazione e alla ribellione, rivendicando salari adeguati, ripristino della “scala mobile”, diritti sul lavoro estesi a tutti, senza precarietà, requisizioni delle aziende che chiudono per una gestione diretta da parte dei lavoratori/trici, lavori socialmente utili garantiti a tutti, sanità e scuola, pubbliche e gratuite, diritto all’abitazione per tutti.
Invitiamo tutti alla protesta e scendere in piazza l’8 ottobre per un controvertice dei diritti, promossa dalle organizzazioni del sindacalismo di base e conflittuale e dall’opposizione sociale.
Prepariamoci per lo Sciopero Generale nella giornata del 14 novembre indetta su queste tematiche rivendicative.

Unione Sindacale Italiana (USI – AIT)


Report 8 ottobre: #controvertice dei diritti a Milano

PRESIDIO E MANIFESTAZIONE DEL CONTROVERTICE DEI DIRITTI A MILANO

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Ci siamo trovati una città in stato di assedio oggi, 8 ottobre, a Milano, fin dalle prime ore del mattino. Polizia e carabinieri con i rispettivi blindati dislocati in ogni angolo della vasta zona presidiata, con vigili urbani ovunque a bloccare le principale strade di accesso ai padiglioni della ex Fiera e dirottare il traffico. E proprio nell’ex Fiera si svolgeva l’incontro internazionale dei capi di stato europei, programmato da Renzi, nella gestione del semestre italiano, con la sceneggiata di parlare dello sviluppo economico e della occupazione, in particolare quella giovanile.

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Per avvicinarsi solo a piazza Turr, vicino ai padiglioni della ex Fiera, dove si era deciso di organizzare un Presidio di protesta da parte dei sindacati di base e di aree dell’opposizione sociale, ci si è dovuti a lungo intrattenere in un traffico intenso, causato dai blocchi, facendo mille manovre per superarli. Alla fine si è riusciti a parcheggiare nelle vicinanze. La piazza con gli stand, gli striscioni e le bandiere dei sindacati di base e gli interventi amplificati sul tema della protesta, man mano si riempiva. Il massimo del numero si è raggiunto con il sopraggiungere di un corteo dei centri sociali e studenti. Alla fine si potevano contare 700/800 presenze. I compagni dell’USI hanno issato le loro bandiere e distribuito il volantino predisposto per l’iniziativa.

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La piazza era circondata e assediata da ingenti forze di polizia e dei loro blindati. Ad un certo punto si è deciso di forzare il blocco per avviare un corteo nei dintorni. Dopo una forte resistenza da parte delle forze di polizia, con qualche spintone, è stato conquistato uno spazio di movimento.

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Il corteo gridava slogan contro il vertice europeo, contro il governo italiano e contro le forze di polizia. Ma quando si è arrivati troppo vicini al luogo dove si svolgeva la Conferenza europea, la resistenza poliziesca è diventata irremovibile: o scontro o si doveva ritornare indietro, ma per le forze in campo troppo favorevoli alle forze della repressione, si è deciso di rifluire in corteo fino alla piazza di partenza, dove si è conclusa la manifestazione con altri slogan e con un lancio di uova in faccia al presidente del consiglio Renzi, ovvero alla sua foto riprodotta in un apposito cartellone.

Enrico Moroni

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