La Spezia: silenzio sullo smaltimento pesticidi

L’agricoltura biologica esclude i pesticidi e i diserbanti, questo si sa. Invece, si sa meno che il Biologico, nel territorio spezzino, è fatto da piccole aziende radicate sul territorio. L’agricoltura biologica crea o mantiene occupazione e, grazie alle sue stesse tecniche, come la rotazione, e alla cura riservata alla singola pianta, all’orto, al campo, consolida pezzi di territorio che stanno letteralmente franando, sfuggiti al controllo umano.

 

Inoltre, cresce l’importanza economica del Biologico, come testimonia lo spazio del mercato al Canaletto, il martedì, che gli agricoltori biologici si sono conquistati utilizzando una legge regionale contro la Coldiretti che voleva monopolizzare il mercato.

Se però gli agricoltori decidono di convertirsi all’agricoltura biologica, oltre a vari scogli burocratici, hanno una difficoltà tutta interna allo Spezzino: non esiste un servizio pubblico di smaltimento pesticidi e diserbanti. Cosa succede allora se un’azienda agricola ha pesticidi che non usa più e vuole smaltire? Acam, la multiutility pubblica, non li accetta, non ha un servizio preposto. Eppure i pesticidi sono considerati rifiuti pericolosi. Che cosa farne?


La soluzione non è versare pesticidi e diserbanti nei fiumi e nella terra. Si chiama una ditta privata aggiungendo costi alla gestione dell’azienda agricola?

L’ Unione sindacale di Spezia e territorio (Usi), ha sollecitato la Presidenza di Acam, i sindaci di Arcola, Ortonovo, La Spezia, Castelnuovo, gli uffici competenti della Asl, ma non hanno dato neppure un cenno di riposta. E’ grave l’indifferenza sulle questioni che abbiamo sollevato. La stessa Rsa di Acam, il parlamentino dei lavoratori, non ha considerato quanto sarebbe utile per creare lavoro e rientrante nella funzione di Acam smaltire diserbanti e pesticidi.

Riuscirà l’opinione pubblica, consumatori-produttori, a sbloccare la paralisi istituzionale, per ottenere uno smaltimento delle scorte di pesticidi e diserbanti, sotto il controllo pubblico, in sicurezza?

Usi La Spezia e territorio

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