25 APRILE A MILANO

Abbiamo aderito come compagni dell’USI CIT di Milano all’iniziativa promossa assieme allo Spazio Micene a partecipare alla manifestazione del 25 aprile con un lungo striscione che riportava le scritte: Ilaria libera e l’Antifascismo non si processa.

E’uno striscione che aveva il pregio di attirare molto l’attenzione, molto letto e fotografato (l’unico presente sul tema nel corteo) ma il difetto, essendo largo 8 metri,  di essere molto ingombrante per il sorpasso nel posizionarci più avanti. Infatti, lo abbiamo sollevato poco dopo le 13,30, ma tanto era la gente che continuava ad arrivare che era impossibile muoversi, tanto più che avevamo un camion davanti, con potenti amplificatori che sparavano musica al massimo. Siamo rimasti fermi in quel modo fino alle ore 16, solo a quel punto abbiamo cominciato a muoverci lentamente.

La Banda musicale degli Ottoni, che aveva aderito all’iniziativa dello striscione per Ilaria, ad un certo punto ha preferito scorrere avanti per sorpassare il camion che, per la rumorosità, impediva di farsi ascoltare. Anche i tanti che si erano schierati dietro il nostro striscione, dopo aver sostato a lungo, sono scorsi in avanti. Mentre sono rimasti tanto tempo con noi un folto gruppo di suonatori di tamburi che accompagnavano danzatrici e danzatori molto folcloristici. Una curiosità, dietro al nostro striscione c’era un gruppetto di una quindicina, in prevalenza giovani, soprattutto ragazze, con bandiere rosso/nere con la scritta di ANPI.

Le associazioni palestinesi in quella occasione si sono divise: una parte molto consistente con le loro bandiere hanno partecipato al corteo, mentre i Giovani Palestinesi, sostenuti da qualche centinaio di aree antagoniste, hanno fatto la scelta di occupare fin dall’inizio piazza del Duomo in segno di protesta perché non era stato concesso dall’ANPI alla rappresentanza palestinese di leggere il loro documento dal palco ufficiale. In quella occasione è stato contestato il Sindaco di Milano mentre parlava ed è stata contestata anche la brigata ebraica, come avviene tutti gli anni.

Quando siamo arrivati nei pressi di piazza Duomo erano così tanti i manifestanti che abbiamo preferito tagliare, entrando nell’attigua piazza della Scala, e da lì nella Galleria che porta in piazza Duomo. Sotto la Galleria ci siamo fermati con lo striscione unendoci al Coro del Micene che stava cantando. In quel momento cantavano l’Internazionale finendo con Figli dell’officina. A questo punto abbiamo chiuso lo striscione e ce ne siamo tornati a casa.

Enrico

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