1936/2016

Sabato 23 luglio 2016 – Piombino sede storica della Federazione anarchica elbano maremmana di via Pietri 9: A 80 ANNI DALLA RIVOLUZIONE SPAGNOLA INCONTRO SULLA RESISTENZA CON I “NIETOS DEL MAQUIS”E LA RESISTENZA NO TAV organizzato dall’USI-AIT sindacato gemello della CNT spagnola, il sindacato della rivoluzione.

Si comincia al mattino rassettando la sede e preparando il pranzo sociale nel grande stanzone autocostruito dalla gente di mare, sotto i ritratti ingialliti di Gori, Ferrer, Malatesta e Bresci, cui si affiancano i manifesti della seconda 2 giorni dei maquis – Quien matò a Tanque? – conclusasi, con una camminata di lotta da Giaglione (alta Valsusa) al cantiere del TAV (zona militarizzata) la domenica precedente. Si aggiunge anche l’immagine del miliziano ucciso fermata dalla Leika di Robert Capa sul finire della breve estate dell’anarchia il 5 settembre del ‘36, ristampata apposta dalle autoproduzioni Fenix per questi incontri. Nonostante i grandi sforzi della neostoria per non far capire che il protagonista tragico della foto più famosa dell’’900 è un anarchico della CNT Federico Borrel Garcia – Tajno – di Alcoy, ucciso con le armi in pugno.


Dopo il pranzo sociale, sulla terrazza antistante la sede, inizia l’incontro.


Apre il segretario intergalattico dell’USI-AIT che spiega l’idea dell’iniziativa, ricordando che gli statuti dell’USI prevedono la rivoluzione sociale, ricordando altresì la sua provenienza dal mondo autogestionario delle occupazioni.


La parola tocca ad un anarchico degli squat di Torino che racconta in breve la 2 giorni che si è appena svolta in Piemonte, prima sui sentieri partigiani della valle Tesso poi in Valsusa, e dello spirito non rievocativo ma di lotta che anima l’iniziativa. Viene letto un comunicato degli organizzatori dell’ultima Marxa-Homenatge als Maquis e Ofensiva contra l’Oblit.


A questo punto interviene un compagno appositamente giunto da Barcellona che si ricollega alle marce maquis-catalane ormai ultradecennali e alle pratiche di autogestione e azione diretta che hanno generato queste marce. Grande approvazione fra i convenuti – una trentina – nel sentire della capacità di mobilitazione immediata degli okupa di Barcelona in caso di sgombero. Altrettanto interesse desta la dichiarazione riportata di un compagno ultranovantenne (dall’ultima marcia maquis a Montfalcò in Aragona) delle collettività aragonesi della comarca di Litera, che rammenta lucidamente granai e botti piene nonostante il flusso costante di forniture per la Repubblica in guerra. Poi arrivò Lister con i carri armati…


È la volta di Lorenzo Micheli, scrittore, autore di Los Olvidados e de Il maquis dimenticato (prepara Barcellona ‘31-’36 una comunità proletaria) con le sue considerazioni storiche attualizzate che coinvolgono Spagna e Italia, dalla Resistenza al franchismo alla memoria cancellata.
Seguono gli interventi dei compagni venuti da Grosseto, San Vincenzo e Firenze, oltre che naturalmente da Piombino, Torino e Barcellona.


La discussione è centrata sulle lotte odierne.


Alla fine del dibattito viene letto il volantino C & C, in versione italiana, dedicato al primo dei dadaisti Arthur Cravan e all’ultimo dei maquis Caracremada.
Si auspica la continuità dell’iniziativa internazionalista coi maquis e nietos de maquis.
Poco dopo le 19 il dibattito, iniziato alle 16, si chiude con scambio di materiali.

All’anno prossimo.

Contro ogni autoritarismo.

MSK
Torino, 26 luglio 201

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