Solidarietà incondizionata ai delegati del SI Cobas colpiti dalla criminalità organizzata

Il fronte delle cooperative, o presunti tale, alle quali viene affidato il flusso della grande distribuzione delle merci al servizio dei grandi “supermercati”, sta diventando sempre più terra da Far West, dove i lavoratori vengono sottoposti alle peggiori angherie, sia legali che illegali.

Il 28-12-2012 ad un delegato del magazzino Ortofin di Caleppio di Settala hanno messo della benzina nell’auto, bruciandone l’interno. All’altro delegato che lavora nella cooperativa hanno fatto saltare l’auto con l’esplosivo. Non molti giorno fa al coordinatore del SI Cobas hanno tagliato le 4 gomme dell’auto.

Non si accontentano più dell’utilizzo del caporalato all’interno dei luoghi di lavoro, attuando forme pesanti di supersfruttamento, taglio dei salari, non rispetto dei contratti. Quando i lavoratori si ribellano, si fa ricorso a pesanti aggressioni poliziesche ai “picchetti”, seguite da denuncie, incarcerazioni e licenziamenti. E se si trova un giudice che riconosce le ragioni dei lavoratori revocando i licenziamenti, i padroni delle cooperative se ne fregano.

 

Quello di dare in mano alla malavita organizzata attraverso pseudo cooperative il settore della grande distribuzione delle merci è il gioco sporco che fanno le catene dei “supermercati”.

Ma di fronte alla incapacità di fermare “legalmente” il propagarsi delle lotte nel settore di luogo in luogo e di città in città (dopo Milano, Piacenza, Bologna anche Brescia e Roma) si fa ricorso al braccio violento e illegale, nel tentativo di arginarne la crescita.

Ben ha fatto il SI Cobas a rispondere con un proprio comunicato: “Non ci faremo intimidire”.

Tutta la nostra incondizionata solidarietà e … avanti con la lotta.

 

Il Segretario USI – AIT Enrico Moroni

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