18 Marzo 2020 – Comunicato congiunto Rete Intersindacale e RENOS
RETE INTERSINDACALE E RETE NAZIONALE OPERATRICI OPERATORI SOCIALI
VOGLIAMO IL REDDITO DI QUARANTENA PER TUTTI/E
L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha reso evidente la strutturale precarietà
di migliaia di educatori ed operatori sociali in tutto il Paese. Una condizione lavorativa che è sostanzialmente frutto dei processi di esternalizzazione dei servizi alla persona che hanno caratterizzato questo paese negli ultimi venti anni. Per questo vogliamo sottolineare con forza il valore sociale, e pubblico, del nostro lavoro rivendicando oggi più che mai diritti e tutele che ci vengono negati.
L’emergenza sanitaria per il “CoronaVirus” ha portato alla luce le contraddizioni delle nostre professioni, oggi rivelatesi importanti e necessarie. Nel terzo settore, in tutti i servizi sociosanitari, sociali ed educativi, con qualsiasi tipologia di contratto, la precarietà e i periodi di vuoto salariale sono una costante ora diventata eclatante.
Siamo convinti che questa crisi costringa anche a mettere in discussione il sistema degli appalti al ribasso su servizi ritenuti essenziali e di pubblica utilità che necessitano di maggiori tutele per lavoratori e le lavoratrici. In quest’ottica l’unica strada percorribile è quella della reinternalizzazione di questi servizi in modo tale che tornino sotto la gestione e il diretto controllo pubblico.
Non vogliamo che le imprese del terzo settore scarichino gli effetti di questa crisi sui lavoratori e sulle lavoratrici, pertanto non è ammissibile l’uso delle ferie forzate, dei permessi non retribuiti, e di possibili recuperi di ore non lavorate, per coprire le ore di lavoro non svolto.
Il sostegno alla richiesta che le istituzioni trovino il modo di salvaguardare il 100% del reddito diventa un obiettivo più concreto se in ogni realtà, lavorativa e territoriale, si diffonde e si organizza la presenza sindacale con iscritti, con l’elezione di rappresentanze sindacali, di lavoratrici e lavoratori del settore che non delegano la soluzione solamente agli appelli ma coordinandosi tra di loro, in modo solidale con altri settori.
ADL COBAS EMILIA ROMAGNA
SIAL COBAS
CUB EDUCATORI MONZA E BRIANZA
USI-CIT MONFALCONE GORIZIA
USI-CIT TRIESTE
USI-CIT PARMA
CUB SANITA’ FIRENZE E PROVINCIA
CUB SANITA’ ROMA
OPERATORI SOCIALI MONZA E BRIANZA
RETE OPERATORI SOCIALI MILANO
OPERATORI SOCIALI MANTOVA
EDUCATRICI EDUCATORI DEL VARESOTTO
COLLETTIVO EDUCATORI E OPERATORI DEL SOCIALE DI PARMA E PROVINCIA
EDUCATORI ED EDUCATRICI GENOVESI
EDUCATORI CONTRO I TAGLI BOLOGNA
RETE OPERATORI SOCIALI LA SPEZIA
COLLETTIVO EDUKY REGGIO EMILIA
RETE EDUCATORI EDUCATRICI RIMINI
ASSEMBLEA AUTOCONVOCATA DELLE LAVORATRICI E LAVORATORI DEL SOCIALI DI FIRENZE
SOCIAL WORKERS ROMA
COMITATO ROMANO AEC
ASSOCIAZIONE EDURADUNO
CLAP – CAMERE DEL LAVORO AUTONOMO E PRECARIO