VERTENZA VEFER

70 lavoratori rivendicano il rientro nell’attività lavorativa che svolgevano nell’azienda attraverso la cooperativa (Itala Project srl) in appalto. La cooperativa precedente (Progetto Italia Soc coop) aveva fatto un contratto con l’azienda, assumendo lavoratori che pagava 3,50€ all’ora, utilizzando il contratto delle pulizie.

Tra Settembre 2019 e febbraio 2020 i lavoratori con la lotta hanno rivendicato ed ottenuto il contratto della logistica con stipendi molto superiori. La cooperativa è andata avanti fino a poco tempo fa, ma non riuscendo a sostenere i costi sopraggiunti rispetto a quanto concordato nella gara di appalto con l’azienda, si è defilata licenziando 70 dipendenti con anzianità lavorativa di più di 15 anni. Ha preso il suo posto un’altra società (Adecco srl) assumendo 15 lavoratori (nessuno dei precedenti) a tempo determinato, riducendo anche l’attività che veniva svolta.

L’USI – LSA inizia una dura lotta, con scioperi decisi all’improvviso quando maggiormente potevano colpire l’azienda, bloccando i camion che trasportano le merci, con l’obbiettivo di riassumere i 70 licenziati (di cui 20 iscritti al SI Cobas). Nello stesso tempo tra i 15 lavoratori assunti in parziale sostituzione, dopo qualche tempo, alcuni di questi hanno rinunciato perché si sono trovati un carico di lavoro troppo pesante.

E’ seguito un incontro tra la rappresentanza dell’azienda e del sindacato USI prospettando un accordo per la riassunzione dei licenziati progressivamente a gruppi, ad iniziare da quelli con maggior anzianità lavorativa, applicando la normativa sull’esubero. Ma successivamente tale accordo non è più stato sottoscritto dall’azienda, per cui sono continuate le mobilitazioni da parte sindacale e nel contempo è stata aperta una vertenza legale al tribunale di Monza in cui si contesta la legittimità all’uso dell’appalto, richiedendo l’assunzione diretta dei lavoratori in appalto direttamente nell’azienda VEFER (azienda produttrice di materiali di poliuretano per materassi e affini).

Queste azioni combinate, della mobilitazione in azienda e della causa in tribunale, sembra riaprire la strada all’accordo discusso in precedenza per la riassunzione a gruppi dei licenziati, con la facoltà di accordi di “buona uscita” per quelli che non vogliono più rientrate in quel posto di lavoro.   

Enrico (su informativa di Luis segretario regionale di USI – LSA)

lavoratori della VEFER nel corteo dello sciopero generale del 2 dicembre a Milano

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