USI-LEL Carrara replica a Biselli

La segreteria Nazionale di Usi enti Locali rigetta indignata l’infamante accusa (alla Brunetta) espressa dal Sig. Biselli attraverso il quotidiano il Tirreno alle colleghe e colleghi della casa di riposo regina Elena, un grave attentato all’immagine e alla dignità di oneste persone che lavorano con coscienza e dedizione.

La segreteria, inoltre, solidarizza fraternamente con l’assemblea permanente che si è espressa (con cognizione di causa) in favore di chi vive e opera nella casa.

La segreteria attraverso una prossima riunione sceglierà le vie legali più consone per tutelare le proprie iscritte (13) da tali infamanti accuse!

Finalmente pressato da più parti, nel tentativo di difendere l’indifendibile, l’ex vicario esce al naturale esprimendo la realtà del suo pensiero, ovvero, il profondo disprezzo verso lavoratrici e lavoratori con accuse infamanti.

Rispondiamo adesso punto per punto a chi ha vilipeso oneste/i lavoratrici/ori.


Le stanze espropriate erano sin dalla costruzione della struttura destinate ad “infermerie” delle lavorartici e lavoratori, luogo (come da contratto) deputato alle indispensabili pause, onde evitare la sindrome da burn-out! E dove alla fine delle dure fatiche giornaliere si trangugiava, se c’era tempo, rapidamente un boccone!

Vogliamo ricordare che le colleghe e colleghi del Regina Elena con una dura lotta, attraverso uno sciopero della fame (vero!) di nove giorni, e occupando la sala consiliare del Comune di Carrara salvarono l’unica struttura pubblica del Comune stesso!

In quei lunghi e duri momenti di difficoltà le colleghe/i non solo non percepirono per mesi gli stipendi, ma si impegnarono oltre le loro competenze svolgendo altre mansioni come le pulizie di tutto l’Istituto!

In quei lunghi mesi le colleghe e colleghi senza stipendi, si prodigarono anche a portare alimenti e bevande che scarseggiavano. Altro che imboscarsi!

La cura Biselli.

Sei cure intermedie ex-novo (120 euro al giorno) ricavate dalle stanze sopracitate e dall’ex presidenza, altri 3 posti ricavati in luoghi non pertinenti ad un ricovero, vedi un terzo letto (smontabile se è in procinto un ispezione ASL) in una stanza al piano terra e altri due letti adibiti ad uso esclusivo per i pazienti d’Alzheimer.

Questi due posti letto nel centro Alzheimer sono di pertinenza degli stessi malati per i riposi pomeridiani, o per difficoltà del momento, mentre il Biselli li ha trasformati in degenze vere e proprie! I “giochetti” in questione, portarono e portano un incremento di circa 330.000 euro l’anno, frutto anche dell’aumento di rette del 2010.

I tanto sbandierati aumenti di personale a cui si riferisce il Biselli sono esattamente meno del minimo indispensabile dovuto all’ampliamento!

Si fa riferimento ad un oss al piano terra: con due persone in stato vegetativo, 4/5 cure intermedie in una capienza complessiva di 17 posti letto si poteva forse lasciar vuoto e senza assistenza quel reparto? Sono durissime le notti in quel reparto da soli!

Un infermiere in più? Beh, con 10 cure intermedie (mediamente) 2 stati vegetativi e con un totale di 90 degenti, si poteva forse lasciare un solo infermiere in turno notturno?

Animatrice? Part-time! 18 ore settimanali a partita iva al centro Alzheimer. Lo vogliono le leggi e magari ci vorrebbe full-time!

Fisioterapista? Part-time 18 ore settimanali a partita iva, anche quella indispensabile (come per l’animatrice) magari a tempo pieno visto e considerato il “bacino d’utenza” aumentato e le difficoltà poste dalle cure intermedie!

Podologa? 12 ore settimanali! Tutte queste figure animatrice, fisioterapista e podologa, hanno subito tagli (alle loro già misere ore) da settembre a dicembre 2014, come pure accaduto lo scorso anno assieme all’assistenza nei reparti!

L’aumento dei costi del personale dall’avvento del Biselli può attestarsi in soldoni al massimo in 100.000 annui, mentre gli introiti sono almeno 330.000! Non serve un genio della matematica per capire che solo ed esclusivamente le 6 cure intermedie hanno portato un incremento di ben 262.800 euro l’anno!

Non dimentichiamo il taglio di una figura come la dottoressa Gherardi stimatissima, sia umanamente che professionalmente da tutta la struttura e che agiva da consulente geriatrica. Un importante figura umana e professionale tagliata via!

Abbiamo quindi chiarito il tentativo di difesa improbabile, vogliamo aggiungere qualcosa in merito alle due assunzioni del Biselli, una al comune di Massa e l’altra a Carrara? Due lavori part-time retribuiti però full-time! Saranno legali?

Che dire poi dell’aumento illegittimo delle rette! Atto che ha di fatto eliminato ogni traccia di legalità e democrazia poiché compiuto coscientemente scavalcando un consiglio comunale e sulla pelle dei più deboli!

Le persone sono giunte al regina Elena per ascoltare la viva voce delle lavoratrici, anche un consigliere di maggioranza ha ascoltato come sono trattate dall’ex Don donne che lavorano duramente e con miseri stipendi.

Sono venute queste persone in struttura, ecco perché si sono espresse sulla stampa: hanno ascoltato con le loro orecchie le violente aggressioni verbali riservate periodicamente a chi opera con coscienza e duramente.

Non abbiamo altro da aggiungere.

USI enti locali ribadisce vicinanza e vera solidarietà, la tutela dell’immagine e della dignità a chi svolge con fatica e senza riconoscimenti economici adeguati una vera e propria missione, rigetta al mittente le infamanti accuse e chiede ancora una volta e a maggior ragione, le immediate dimissioni di Biselli!

 

USI-LEL Carrara

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